Abc: Cisl, un primo passo verso la normalizzazione dell’azienda

“Dalla lettura della delibera di Giunta Comunale n.226/2024 relativa alla modifica dello Statuto, non possiamo che apprezzare il primo passo verso la normalizzazione di Acqua Bene Comune Napoli. Auspichiamo che, finalmente, si possano nominare veri manager a gestire l’azienda.  Che sia, piuttosto, l’occasione per la partecipazione dei lavoratori – che sono i primi attori – alla gestione dell’Azienda, magari nel solco tracciato dalla Proposta di Legge Cisl “La Partecipazione al Lavoro”. E’ quanto affermano i segretari della Cisl Napoli Melicia Comberiati e della Femca Cisl Campania Venanzo Carpentieri.  “Un plauso anche alla scelta di remunerare l’incarico di consigliere di amministrazione dell’Azienda. ABC era additata quale esempio, certamente, ma quale esempio negativo! Nessuno ha mai seguito, infatti la strada intrapresa a Napoli. Ricordiamo ancora con sgomento come un consigliere sorteggiato tra gli ambientalisti abbia dato le dimissioni immediatamente dopo la prima riunione del CdA, quando vennero poste sul tavolo decisioni importanti, da assumere senza alcuna preparazione né competenza, oltre che gratuitamente. Invece che spalleggiare plateali proteste, ci si concentri sulla necessità che ha ABC di una >governance seria, che affronti il problema dell’ormai annoso sottodimensionamento degli organici, così come dell’aumento esponenziale del contenzioso del lavoro (fummo facili profeti durante un incontro con i Consiglieri Comunali di qualche anno fa). Certamente, rimangono da normalizzare le relazioni con le parti sociali. Sarebbe stato opportuno un preventivo confronto con le Organizzazioni sindacali  prima di procedere alla proposta di modifica dello Statuto. Questo, inoltre, dovrebbe restituire dignità alle relazioni sindacali, oggi mortificate da una previsione di ratifica degli accordi da parte del CdA, che negli anni e’ spesso avvenuta a distanza di mesi o non è affatto avvenuta, come nel caso dell’ultima seduta  del CdA che, al momento di deliberare su di un accordo sindacale di secondo livello, ha registrato la mancanza di numero legale, vanificando, per ora, mesi di impegno dei rappresentanti sindacali interni. Insomma – concludono Comberiati e Carpentieri – qualcosa si muove, ma tanto c’è ancora da fare per garantire ABC ed i suoi lavoratori, e per fornire un servizio sempre più efficiente agli utenti. Un’azienda diversamente strutturata – per inciso, non ci spaventa la forma della Società per Azioni – potrebbe concorrere per ampliare il proprio raggio di azione ed esportare le proprie competenze al di fuori dell’Ambito di Napoli Città? Probabilmente si, ed allora, è il momento di affrontare questa nuova sfida”.

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