Piano strategico per l’emergenza idrica di Capri

di Francesco Cerrone


RIUNIONE PREFETTO NICOLA DI BARI

Oggi alle ore 11:30 si è tenuta una riunione con il Prefetto di Napoli Michele di Bari sull’emergenza idrica sull’isola di Capri.

SCOPPIO CONDUTTURA IDRICA
A causa del danno alla rete idrica provocato da una grossa bolla d’aria all’interno della condotta sottomarina che alimenta i rubinetti dell’isola, nei giorni scorsi l’isola di Capri è rimasta a secco con il divieto di sbarco per i non residenti e diversi disservizi e caos agli imbarchi.

In queste ore la situazione sembra essere tornata alla normalità dopo il fine settimana scorso in cui un’ordinanza del sindaco di Capri, Paolo Falco, ha vietato lo sbarco ai non residenti in quanto era impossibile garantire i servizi igienici essenziali e l’approvvigionamento di acqua potabile.

I DISAGI
Al molo Beverello di Napoli, già pieno di turisti intenzionati a partire, la situazione è degenerata subito in un enorme caos per tutti, code lunghissime, momenti di agitazione, proteste da parte di chi aveva già organizzato la vacanza e tante lamentele e disdette dalle persone coinvolte.
Anche le navi già partite dal porto sono state costrette a tornare indietro per riportare i viaggiatori a Napoli.

A Napoli il prefetto Michele di Bari ha attivato immediatamente i soccorsi i quali hanno inviato tempestivamente autobotte all’ospedale dell’isola per poter garantire almeno il funzionamento basilare della struttura. Nelle ultime ore però la grossa bolla d’aria formatasi in seguito ai problemi avuti giovedì scorso sulla terraferma a Castellammare viene rimossa e dunque la condotta sottomarina torna a pompare acqua potabile.

RIUNIONE PREFETTURA
In seguito alla riunione di questa mattina il prefetto ricorda di quanto sia importante non sprecare l’acqua e dell’urgenza di  pianificare un piano B, di emergenza nel caso in cui accadesse una rottura idrica.
Dunque un piano innovativo presentato nel corso della riunione presieduto dal prefetto di Napoli, Michele di Bari e alla quale hanno partecipato i sindaci dei comuni dell’isola di Capri, i rappresentanti della Gori, dell’Enti idrico campano e della Regione Campania.



IL PIANO B
Il piano studiato “ha riguardato innanzitutto la presenza di due desalinizzatori che garantiranno una portata adeguata e poi c’è la necessità di avere almeno una ventina di autobotti pronte per l’impiego nell’arco delle ventiquattro ore. E ancora si sta pensando anche all’impiego di una nave cisterna”, così spiega il prefetto di Bari il quale aggiunge che su di un’isola il consumo idrico va razionalizzato e dunque questa sarà un’altra attività che i Comuni dovranno predisporre insieme a Gori; “l’acqua è un bene prezioso e soprattutto su un’isola occorre farne un uso razionale, deve essere davvero per i consumi che riguardano le necessità e non, per esempio, per l’agricoltura”.

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