Mattarella a Piantedosi: “I manganelli contro i ragazzi esprimono un fallimento”

All’indomani dei fatti di Pisa, che hanno visto la polizia colpire a manganellate studenti minorenni che manifestavano a favore della Palestina (11 i ragazzi feriti), il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha telefonato al ministro dell’Interno Matteo Piantedosi. Mattarella, secondo quanto reso noto dall’ufficio stampa del Quirinale, ha espresso il proprio disappunto sulla violenza esercitata dalla polizia.

“Il Presidente della Repubblica ha fatto presente al Ministro dell’Interno, trovandone condivisione, che l’autorevolezza delle Forze dell’Ordine non si misura sui manganelli ma sulla capacità di assicurare sicurezza tutelando, al contempo, la libertà di manifestare pubblicamente opinioni”, si legge nella nota dell’ufficio stampa. “Con i ragazzi i manganelli esprimono un fallimento”, conclude.

L’opposizione attacca il Governo

Critica verso il silenzio del Governo sulla vicenda l’opposizione. “Non possiamo più assistere a scene inaccettabili come quelle che abbiamo visto ieri, di manganellate sui minori, di minori trattenuti e immobilizzati a terra. Non è accettabile”, ha detto la segretaria del Partito Democratico, Elly Schlein, a margine dell’evento di Più Europa in corso a Roma. “Non è un episodio isolato. Abbiamo visto scene come queste a Firenze, a Napoli, a Bologna. C’è un clima di repressione di cui abbiamo già chiesto la settimana scorsa conto al ministro Piantedosi. E’ necessario che venga a chiarire e a prendersi le sue responsabilità davanti al Parlamento ed esprimo tutta la solidarietà del Pd agli studenti che sono stati feriti e alle loro famiglie”, ha aggiunto.

Duro contro Giorgia Meloni il leader del Movimento 5 Stelle, Giuseppe Conte: “Ancora una volta sei rimasta silente senza proferire parola, ignorando le violente manganellate che ieri hanno provato a silenziare i giovani scesi pacificamente per le strade di Pisa e Firenze”, ha scritto su Facebook. “Non si tratta di un caso isolato: sono episodi che si stanno ripetendo da Torino a Milano, da Vicenza a Catania. E tu, Giorgia Meloni, continui a tacere, a nascondere la testa sotto la sabbia”. “La questione però coinvolge più ampiamente le responsabilità dell’intero Governo sulla gestione delle manifestazioni di protesta e si ricollega anche all’inasprimento delle norme che il Governo sta perseguendo per reprimere il dissenso“.

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