“L’unico insulto ieri lo ha rivolto la Meloni a chi è andato a manifestare perché in un Paese democratico non decide la Meloni chi e quando deve manifestare”. A dirlo il presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca, durante la manifestazione contro l’autonomia e per lo sblocco dei fondi sviluppo e coesione in corso a Napoli. “Ho parlato ieri a piazza Santi Apostoli per un’ora e nessuno ha offeso nessuno. Hanno mandato un giro in fuori onda mentre ero a Montecitorio a bere un bicchiere d’acqua. Bisogna stare attenti, era una cosa detta a mezza voce”. “Oggi i titoli principali sono l’insulto di De Luca alla Meloni – ha aggiunto – siamo alla follia. Siamo in un Paese malato di conformismo e opportunismo e in cui l’opinione pubblica sembra aver perso la ragione critica. Ci si è ridotti a un titolo su una battuta”.
La manifestazione a Roma
Ieri, a Roma, si è tenuta la manifestazione organizzata De Luca contro il governo, contro l’autonomia e contro il blocco dei fondi Fsc. Insieme a lui hanno manifestato 700 sindaci. “Ci manca solo che ci buttino la bomba atomica”, ha detto De Luca. “L’autonomia non aiuta a recuperare il divario nord-sud”. “L’Autonomia è una legge truffa”. “Se si consente alle regioni del nord di fare contratti integrativi nella sanità con 3000 euro in più al mese per i medici noi siamo morti”, ha aggiunto De Luca. Non sono mancati toni duri contro il presidente del Consiglio Meloni: “Senza soldi non si lavora. Str…, lavori lei”, ha detto il presidente della Campania, in risposta a Giorgia Meloni, la quale, da Gioia Tauro, dove ieri ha firmato il Patto di Coesione, aveva affermato: “Forse se si lavorasse invece di fare le manifestazioni si potrebbe ottenere qualche risultato in più”.
Momenti di tensione durante la manifestazione, quando il corteo è stato bloccato sotto la sede del ministero degli Affari Europei, il Sud e la Coesione. “Ci dovete caricare! Ci dovete uccidere!”, ha gridato il presidente della Regione Campania, il quale ha anche dato del “pinguino” a un funzionario di polizia che gli chiedeva di attendere, mentre i sindaci lo incitavano in coro (“C’è solo un presidente!”).
Le reazioni
Critico verso i toni utilizzati da De Luca il sindaco di Benevento Clemente Mastella. “Lo sforzo di De Luca è importante, sono contro l’autonomia differenziata, ma detto questo come non mi piace il centralismo nazionale non mi piace quello regionale. Io sono democristiano, i toni di De Luca non sono i miei. Certo la guerra istituzionale non può durare in eterno”.
Duro contro i manifestanti il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi. “È mancato il rispetto per gli uomini in divisa anche da parte di chi dovrebbe rappresentare le proprie idee all’insegna del massimo rispetto delle istituzioni e delle regole”.
Parla di “degrado della lotta politica” il ministro dell’Istruzione Giuseppe Valditara, il quale condanna De Luca per “l’incredibile e volgare offesa” al presidente del Consiglio.