di Francesco Cerrone
Infiamma in tutta Italia la protesta dei trattori con la voglia di riscattare un settore abbandonato ormai da anni.
Da settimane ormai proseguono e si sono susseguite ad oltranza manifestazioni in diverse parti di Italia, dinanzi al Porto di Cagliari, al Pirellone di Milano, nel casertano dove gli agricoltori gettano frutta e verdura fino ad Avellino, Orta giungendo fino a Roma.
Gli attivisti hanno portato e convogliato la protesta fino alla capitale Roma; alla partenza era presente un forte numero di forze dell’ordine.
Dopo diverse indecisioni e rimandi i manifestanti del coordinamento Riscatto Agricolo si sono raccolti sul punto deciso sulla Nomentana dove stazionavano circa 500 trattori che hanno sfilato per i luoghi della capitale.
Diverse le scritte, i cartelloni e le bandiere dell’Italia sopra i mezzi degli agricoltori che sono giunti fino al Circo Massimo passando dal Colosseo.
Grosso sostegno e partecipazione anche dai cittadini romani che hanno ringraziato, applaudito ed incitato il corteo.
C’è una forte pretesa di riscattare tale settore e far comprendere che soltanto grazie ad una riforma vera e con la giusta importanza al valore dei prodotti si può garantire la sopravvivenza del settore agricolo fortemente a rischio.
Dignità, rispetto dei lavoratori e garanzia dei giusti prezzi ai prodotti sono le richieste fortemente gridate dagli attivisti scesi in piazza; una delegazione del coordinamento di Riscatto Agricolo viene ricevuta al ministero e poco prima a Palazzo Chigi esponendo le loro richieste ma secondo uno degli esponenti la protesta continua fino a quando non si vedranno risultati concreti.