Gennaro Sangiuliano alla Federico II: Ci sarà un nuovo polo museale automo al Vomero

Il progetto prevede la trasformazione dei luoghi di San Martino, Castel Sant’Elmo e Floridiana nel quartiere del Vomero in un polo museale autonomo, con un direttore e uno staff dedicati. Inoltre, sarà finanziato il restauro del Maschio Angioino, che ha subito un certo degrado nel corso degli anni. Queste iniziative, richieste dal sindaco, mirano a promuovere e arricchire la cultura della città. Il ministro Gennaro Sangiuliano, desideroso di lasciare un’impronta significativa nella sua città natale, Napoli, dove ha studiato presso l’Università Federico II, uno degli atenei più prestigiosi al mondo, terrà una lectio magistralis sulla “Cultura di massa e politica culturale” per anticipare riforme e aggiornamenti, conciliando tradizione e progresso.

L’evento è stato introdotto da Sandro Staiano, suo “maestro” e direttore del dipartimento di Giurisprudenza, e il rettore Matteo Lorito, che sottolinea l’importanza di una cultura senza connotazioni politiche, nonostante il fatto che Sangiuliano abbia gettato le basi della sua carriera di successo come giornalista e politico proprio a Napoli, dove è stato al centro di contestazioni studentesche.

Non a caso, Sangiuliano cita Giovanni Spadolini e Alberto Ronchey come modelli per il suo ministero, affermando di guardare i loro ritratti ogni mattina e sottolineando il suo compito di riscoprire e ricreare un immaginario di riferimento. La sua esposizione è una miscela di conoscenze e citazioni che spaziano dalla destra alla sinistra: non mancano Prezzolini e Vico, Croce e Gentile, oltre ad Eschilo, Aristotele, Durkheim, Corradini, Eco, Abruzzese, Habermas, Yasser, Spengler, Rogers, Tocqueville, Fukuyama, Debray e molti altri intellettuali italiani e stranieri (difficile elencarli tutti). Gramsci viene menzionato per la sua correzione al marxismo classico, e vengono citati anche il “pensiero debole” di Vattimo e Rovatti, la fondazione della Fiat, l’idea di patria e nazione come convinto europeista, il caso Rovelli come opposizione a qualsiasi forma di censura, l’articolo 9 della Costituzione italiana e i rischi della cyber-democrazia.

Sangiuliano esprime preoccupazione riguardo alla libertà e alla vera democrazia su internet, sostenendo che un’attenta analisi della rete porta a concludere che non è né libera né veramente democratica. Un esempio citato è quello degli studenti che, davanti alla Gioconda al Louvre, guardano lo smartphone, definendo ciò un’ “idolatria della tecnologia”. Esprime un giudizio positivo sulla caduta del comunismo, ma critica gli effetti della globalizzazione, affermando che i cittadini stanno progressivamente diventando dei semplici consumatori di beni, ridotti a un cod

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