Tv – Legends ci vediamo a Napoli, dibattuto in studio con Renica, Di fusco, Romano Francini, Pecci. Puntata 7

Per vedere la puntata clicca su: https://legends.nextingcompany.com

Nomi di leggende che hanno fatto la storia del calcio a Napoli sono stati protagonisti della settima puntata di  Legends. Il programma prodotto da Nexting e ideato da Antonio Palmieri e Rossana Russo,  in onda tutti giovedì alle 21  su Napflix e Canale 8 (canale 14 del telecomando).

Condotto da Jolanda De Rienzo con Renica, il programma ha visto ospiti come Legends, a commentare il calcio giocato,  con momenti di amarcord dei tempi d’oro di Maradona RENICA, DI FUSCO, ROMANO, FRANCINI, PECCI. Ospite dell’Anteprima:Amedeo Manzo presidente della BCC Napoli (intervista di Rossana Russo).

 

 

IL PROGRAMMA – IL COMMENTO SPORTIVO

 

DICHIARAZIONI / ALESSANDRO RENICA

Vincere a Napoli è una sensazione unica, straordinaria, solo chi l’ha fatto può capirlo. Questa squadra attuale sembra quasi non umana per tutti i risultati che sta ottenendo in Italia e in Europa. Il Napoli attualmente è perfetto sia quando attacca che quando difende”, queste le dichiarazioni di Alessandro Renica alla trasmissione Legends – Ci vediamo a Napoli, produzione di Nexting, in onda su Napflix e Canale 8 (numero 14 sul telecomando) ogni giovedì alle ore 21:00.

“Quando noi parliamo di Diego non possiamo che parlarne bene, noi eravamo innamorati di Maradona. La sua grandezza non era tanto nei gol ma nel capire i momenti di difficoltà della squadra, spesso lo trovavo nell’area piccola a dare una mano. Per questo poi era un grande: si dava per la disponibilità della squadra. Il Napoli per la Lazio ultimamente è un incubo, le premesse tendenzialmente sono buone però sicuramente sarà una partita difficile. Il Napoli forse è più imprevedibile perché i centrocampisti ruotano di più e perché la squadra ha un po’ di fantasia in più rispetto agli altri. Quest’anno per me è un capolavoro di Spalletti, ha poi proseguito Renica durante Legends – Ci vediamo a Napoli.

Infine, le considerazioni sulla prossima gara: “Il Napoli per quanto fa vedere davvero può aprire un ciclo, magari De Laurentiis può prendersi un rischio d’impresa. La condizione fisica attuale del Napoli è incredibile. A Empoli poi, in 10 contro 11, hanno gestito la palla tanto bene da non farla prendere agli avversari. Fanno passare tanto tempo quando devono ma poi gestiscono. Pedro KO? E’ una buona notizia per il Napoli, giocatore di qualità molto pericoloso che può fare la differenza. L’anno scorso fece un bellissimo gol contro di noi. Anche Casale aveva dato un po’ di equilibrio e non ci sarà. Spalletti, a differenza di Sarri, non cerca alibi nella preparazione di una partita. Sarri ha una cultura dell’alibi che a me non piace e che a volte trasmette alla squadra”.

 

DICHIARAZIONI / RAFFAELE DI FUSCO

“Squalifica Mario Rui? Neanche il tempo di fargli i complimenti per come si stava comportando…Sono cose che possono capitare però, aveva subito un fallo. Questo però ci ha fatto vedere un Napoli diverso per la prima volta. Meglio lui oppure Olivera? Quando c’è più fisicità da richiedere si usa Olivera, altrimenti c’è Mario Rui. Meret ha raggiunto la maturità? Ci sono dei piccoli miglioramenti un po’ in tutto, sia nel gioco con i piedi che nei tempi della giocata, ora è più veloce. Oggi ha le spalle larghe, ultimamente è quasi inoperoso quindi non c’è molto di cui discutere o commentare, fa parate normalissime”, queste le dichiarazioni di Raffaele Di Fusco durante la trasmissione Legends – Ci vediamo a Napoli, produzione di Nexting, in onda su Napflix  e Canale 8 (numero 14 sul telecomando) ogni giovedì alle ore 21:00.

“Maradona anche se non era d’accordo con qualcosa andava lui a metterci la faccia per la squadra. Chi l’ha conosciuto non può che mostrare parole di elogio sia come calciatore che come persona. Il nostro era un Napoli moderno, come quello di oggi: poteva giocare lungo oppure tenere palla. Lazio? Una squadra che se becca la partita giusta può mettere in difficoltà chiunque. Ha un grande attaccante e un centrocampo tra i migliori del campionato, le filosofie di gioco sono simili. L’idea di gioco è la stessa ma le caratteristiche fanno la differenza”, ha continuato Di Fusco.

Ampie considerazioni poi sul Napoli e sul prossimo match: “Nel calcio moderno, rispetto a prima, l’allenatore incide un po’ di più. Spalletti ha svolto grande lavoro psicologico sulla squadra, ora l’allenatore ha un ruolo più a 360°. Oggi il calcio è più tattico e alcuni allenatori incidono di più nel calcio moderno. Quando De Laurentiis dice che Kvaratskhelia e Osimhen sono incedibili è lì che in realtà si apre l’asta. Se poi il presidente dice di no alla cessione è perché ha in mente un miglioramento di questa squadra, per puntare quindi alla Champions. Migliorare questa squadra è difficile. Forse ti mancano i gol da Lozano ma lui e Politano stanno facendo un campionato straordinario. Il Napoli ha numeri tra i migliori in Europa ma dietro questi risultati straordinari c’è una fase difensiva impeccabile, che ha saputo reggere anche in 10. Lobotka in particolare al momento è fondamentale sia nella fase offensiva che difensiva. Anche Kim è impressionante, ha una transizione di reparto straordinaria. Accoglienza per Sarri? Credo che sarà positiva, non vedo perché i napoletani non dovrebbero accoglierlo bene. Anche vero che lui non andò direttamente alla Juventus, per me vale di più il gran calcio che ci fece vedere. Spalletti e la squadra sono stati straordinari a cancellare quel calcio che è stato incredibile. Spalletti è migliorato tantissimo anche a livello comunicativo e ha fatto tesoro dell’annata scorsa, ha creato una macchina perfetta“.

e alcuni campionati sono più allettanti del nostro. Il ciclo del Napoli è nuovo e ci sono i presupposti per aprirne uno lungo ma se un giocatore ha mal di pancia devi lasciarlo andare via. Per adesso la squadra sta facendo cose poco paragonabili, è una bellezza incredibile. Già mantenere questo livello sarebbe importante ma non saprei immaginare come far crescere questa squadra che è eccezionale. In questo Napoli chi fa la differenza? Osimhen e Kvaratskhelia, Kim è un fenomeno, i due terzini sono ottimi e Anguissa sembra il Kessié dell’anno scorso al Milan: lascia che gli altri si divertano e lui fa il babbo che controlla non accada niente di male. La squadra ha trovato una fiducia incredibile, ti prende l’occhio perché sembra imbattibile. Kim più forte di Koulibaly? In assoluto non saprei ma non avevo fiducia facesse un campionato così. Come fisico mi

DICHIARAZIONI / FRANCESCO ROMANO

“Centrocampo Napoli o Lazio? Sono entrambi ben assortiti e ottimi per rendimento. Il Napoli forse si fa preferire un po’ nel recupero palla, perché nella gestione sono bravi anche gli altri. Zielinski? Forse ora è meno appariscente ma dà più equilibrio al centrocampo. Osimhen? Su di lui le squadre inglesi e il PSG, il mercato si fa da solo. L’area tecnica del Napoli è di altissimo livello, Osimhen è un ragazzo intelligente e sa che tutto può andare a suo favore, ha davanti un piatto interessante, queste alcune considerazioni dell’ex azzurro Francesco Romano alla trasmissione Legends – Ci vediamo a Napoli, produzione di Nexting, in onda su Napflix e Canale 8 (numero 14 sul telecomando) ogni giovedì alle ore 21:00.

“Con Diego ci capivamo al volo. Io ricordo sempre che in fase di non possesso lui chiamava De Napoli e Bagni per cercare di riprenderli ma lui stesso era quello che per primo andava a recuperare palla. Era favoloso e poi dipingeva ciò che facevamo ma i miracoli li faceva lui. Quando arrivai a Napoli feci una partitella, Diego arrivò all’inizio del secondo tempo. Io mi buttai subito nell’equilibrio di squadra ma Renica prendeva la palla e lanciava. Gli andai vicino e gli dissi di darmi la palla, perché mi avevano preso per questo. Maradona mi trattò come se fossi stato lì dall’inizio del campionato. Le prime partite erano da dentro o fuori, per fortuna tutto andò bene e i risultati ci hanno aiutato. Napoli-Lazio? La sentirà più Sarri dei calciatori questa partita, i riflettori sono non tanto sulle due squadre ma sui due allenatori, ha spiegato Romano durante Legends – Ci vediamo a Napoli.

Romano ha poi parlato anche dei due assi del Napoli: “A mio parere, dovessi dire oggi chi ha più possibilità di andare via tra Kvaratskhelia e Osimhen, direi Osimhen. Secondo me può arrivare tra i 25 e i 30 gol, le squadre che lo possono comprare sono le inglesi, le spagnole o il PSG. Il Napoli ha un’area tecnica eccellente, quindi sono talmente bravi e oculati che lo sostituirebbero bene. Il mercato dimostra che vendendo giocatori di alto livello puoi comunque essere primo”.

 

DICHIARAZIONI / GIOVANNI FRANCINI

“Mi ci rivedo in Olivera, ha fatto benissimo, ora dovrà sostituire almeno per 2 giornate Mario Rui quindi fortunatamente quest’anno nel ruolo c’è un altro giocatore importante. Chi farei giocare io? Mario Rui sta facendo benissimo, fa bene però Spalletti in gare più fisiche a mettere Olivera. Difficile fare una scelta, sono entrambi sullo stesso livello anche se con caratteristiche diverse. Mario Rui quest’anno comunque merita di essere il titolare”, queste le parole di Giovanni Francini – ex terzino del Napoli – durante Legends – Ci vediamo a Napoli, produzione di Nexting, in onda su Napflix e Canale 8 (numero 14 sul telecomando) ogni giovedì alle ore 21:00.

“Il grande recupero contro il Sassuolo? Spalletti ha creato un gruppo molto unito. Il Napoli anche cambiando un paio di giocatori avrebbe questo vantaggio”, ha poi spiegato Francini. “La formazione per la Lazio credo sia la solita, a eccezione di Olivera al posto di Mario Rui. Lozano credo giocherà al posto di Politano, sta facendo benissimo ed è giusto dare continuità. Sarri dice che è tifoso del Napoli, qui ha fatto 3 anni stupendi. Con le sue scelte recenti ha rinnegato un po’ quello che aveva avuto, l’allenatore è un professionista però aveva detto alcune cose sulla società della Juventus e poi è andato ad allenarla. Era meglio non dicesse nulla. Ma a Napoli ha fatto 3 anni strepitosi”.

 

DICHIARAZIONI / ERALDO PECCI

“Via da Napoli? Mi stavo separando da mia moglie ed era giusto che tornassi a casa. Maradona mi chiamò e mi chiese di restare, lui era un amico e ho tentennato ma volevo stare vicino ai miei ragazzi, erano la priorità. Quello era un gruppo fantastico che si stava preparando per fare qualcosa di grande. Fu una scelta difficile ma l’ho dovuta prendere. Allodi? Italo abitava a 300 metri da casa mia a Firenze, si intendeva di arte e di altre cose, mi piaceva stare con lui. Standogli vicino si imparava sempre qualcosa. Mi chiese di venire a Napoli, mi era stato già chiesto un paio di anni prima ma non c’erano le condizioni. Poi venni volentieri, facemmo 3 anni di contratto ma poi la mia situazione familiare è cambiata. Maradona fu l’unico a ringraziarmi quando me ne andai, mi disse che gli avevo insegnato a stare in campo ma non era vero! Diego era ammirevole in tutte le sue manifestazioni. Era di un’altra categoria, nessuno che l’ha conosciuto potrà mai parlare male di lui. Lobotka? Annata eccezionale, era un pochino sovrappeso, si alternava con Demme nella gestione Gattuso. Ora è il miglior centrocampista d’Italia. Il paragone con lui mi rallegra, certamente è più bravo di me. Il Napoli è stato bravo e fortunato con i nuovi acquisti. La Lazio ha un centrocampo all’altezza dei migliori: se devo pagare un biglietto lo pago per Kvaratskhelia o Luis Alberto, non per giocatori come me. Nel nostro ruolo non contava tanto prendere gli applausi ma essere utile”. Queste sono alcune delle dichiarazioni di Eraldo Pecci alla trasmissione Legends – Ci vediamo a Napoli, produzione cura Nexting, in onda di Napflix e Canale 8 (numero 14 sul telecomando) ogni giovedì alle ore 21:00.

Pecci ha poi raccontato un aneddoto su un momento chiave della storia azzurra: La punizione di Diego in Napoli-Juventus? La barriera era molto alta, Diego mi disse di toccarla un pochino indietro, io non capii e gli dicevo che non ci passava, alla fine gliel’ho toccata e partì una traiettoria incredibile. Questi geni vedono cose che noi non vediamo. A fine partita gli dissi che gli avevo fatto un grande assist, mi mandò a quel paese! Alle volte veniva a casa, io scherzando gli dicevo di volergli insegnare a palleggiare con il destro perché era scarsino…Chi parla male di Diego è perché non l’ha conosciuto. Il Napoli è talmente forte che tutte le altre squadre sembrano scarse. La differenza la fanno i giocatori: se non ci fossero Osimhen e Kvaratskhelia, il Napoli non avrebbe questo vantaggio e questi punti. Normale che l’allenatore faccia il suo ma i campionati si vincono grazie ai giocatori forti”.

“Infine, un parere sul Napoli attuale: “Kvaratskhelia resta a Napoli? E’ evidente che sia stato lui a dare il cambio di passo a questa squadra. Non so se resterà ma sono stati molto bravi a trovarlo. Bisogna avere uno scouting di primo livello per combattere contro i soldi delle inglesi, delle spagnole, del PSG e del Bayern Monaco. Purtroppo il rischio che i giocatori bravi se ne vadano c’è sempre, i soldi sono importanti sembra Koulibaly il più forte ma il Kim di quest’anno è superiore al Koulibaly dell’anno scorso”.

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