L’INGV festeggia la premiazione dei suoi ricercatori nel campo dello Space Weather e dei fenomeni sismo-associati

 

Di Antonio Alifano

L’INGV, l’istituto nazionale di geofisica e vulcanologia, nato nel 1999, è da sempre un ente di grande prestigio e spessore sia sul piano nazionale che su quello internazionale. Sorto dalle ceneri di antichi e importanti centri di studio, tra i quali ricordiamo il “Reale Osservatorio Vesuviano” in assoluto il primo centro di ricerca al mondo per quanto concerne gli studi di vulcanologia, l’INGV può vantare grandi scienziati e ricercatori che si fanno riconoscere per i loro meriti anche nell’ambito accademico internazionale.

Il talentuoso Dario Sabbagh

Quest’anno Dario Sabbagh, alla luce dell’impegno profuso come componente del team per il progetto italo-cinese Limadou-Scienza – un “programma di missioni spaziali scientifiche dedicate al monitoraggio di onde e campi elettromagnetici, perturbazioni di plasma e particelle in atmosfera, ionosfera e magnetosfera indotte da sorgenti naturali e di origine antropocentrica, ed allo studio delle loro possibili correlazioni con eventi sismici”, o più sinteticamente uno studio sulle variazioni del tempo meteorologico spaziale –  ha ricevuto due prestigiosi riconoscimenti: il premio Young Scientist Award (YSA) conferito dall’International Union of Radio Science (URSI GASS 2020) alla XXXIII General Assembly and Scientific Symposium per il Summary Paper presentato nell’ambito della Commission G – Ionospheric Radio and Propagation. E il premio conferito dallo IUGG/EMSEV – Electromagnetic Studies of Earthquakes and Volcanoes working group per la presentazione “Satellite electron density variations derived with different backgrounds in different solar conditions” all’AGU Fall Meeting 2020 nell’ambito della sessione “Natural Hazard”.

Premi italiani

Oltre questo riconoscimento di caratura internazionale per il tramite del promettente Sabbagh, l’INGV ne ha ottenuti ulteriori anche sul piano nazionale: la Società Italiana di Fisica (SIF2020) ha infatti premiato due componenti dell’istituto di geofisica e vulcanologia. Si tratta dei ricercatori Angelo De Santis e Luca Spogli. I loro lavori sono stati considerati tra i migliori della sezione “Geofisica e fisica dell’ambiente”.

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