Gaza, black-out nell’ospedale di al-Shifa. Il direttore: “I pazienti muoiono di minuto in minuto”

L’ospedale di al-Shifa è completamente fuori servizio, a causa di un black-out provocato dai bombardamenti. La struttura è completamente priva di elettricità, acqua e connessione Internet. Tutte le operazioni nell’ospedale sono state sospese, con gravi conseguenze per i pazienti. “Abbiamo iniziato a perdere vite umane – ha detto Muhammad Abu Salmiya, direttore dell’ospedale -. I pazienti muoiono di minuto in minuto, persino i bambini nelle incubatrici”.

Hamas accusa le forze armate israeliane: “Le forze di occupazione sparano sulle persone che si muovono all’interno del complesso, il che sta limitando la nostra capacità di spostarci da un dipartimento all’altro. Hanno sparato addosso ad alcune persone che cercavano di lasciare l’ospedale”.

Israele, tuttavia, nega le accuse, e afferma che il black-out dipenderebbe da un fallito lancio missilistico di Hamas. Secondo il Wall Street Journal, inoltre, gli ostaggi sarebbero tenuti nascosti nei sotterranei della struttura.

Oltre ad all’ospedale di al-Shifa, secondo l’OMS, sarebbero prive di elettricità anche altre 20 strutture sanitarie.

L’appello di Macron per un cessate il fuoco. Il rifiuto di Netanyahu

Il presidente francese Emmanuel Macron ha invitato Israele a cessare i bombardamenti su Gaza: “Nell’immediato – ha detto – è sulla protezione dei civili che dobbiamo lavorare. Per questo abbiamo bisogno di una pausa umanitaria molto rapida e dobbiamo lavorare per un cessate il fuoco”. Il primo ministro israeliano Netanyahu ha tuttavia rifiutato tale esortazione, rispondendo al presidente francese che le morti civili a Gaza sono responsabilità di Hamas. Anche il ministro degli Esteri italiano Antonio Tajani si è espresso contro l’appello di Macron ad un cessate il fuoco: “Non può esserci un cessate il fuoco quando ancora Hamas continua a lanciare missili su Israele perché non possiamo non preoccuparci della popolazione civile israeliana”, ha affermato. “Hamas è un’organizzazione criminale e difenderla è un grave errore”.

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