Alluvioni nelle marche, 8 morti e 4 dispersi

di Alessandra Ferrara

Le forti piogge nelle Marche hanno scatenato questa notte gravi alluvioni: auto trascinate via dall’acqua, abitazioni al piano terra allagate, smottamenti e caduta di piante. E, soprattutto, numerose vittime. Al momento, è salito a 8 il bilancio di morti ad Ancona, di cui quattro sono stati ritrovati in un garage a Pianello di Ostra, uno a Trecastelli, uno a Barbara e uno a Bettolelle, mentre i dispersi sono 4. “Sono caduti circa 420 millimetri di pioggia in circa due o tre ore”, “c’è il massimo impegno sul territorio”, ha detto Luigi D’Angelo del Dipartimento nazionale della Protezione Civile. “Stanno operando protezione civile volontariato, vigili del fuoco e forze dell’ordine – ha aggiunto D’Angelo – elicotteri messi a disposizione della Difesa con capacità operative nelle ore notturne”.

Il presidente della Regione Marche Francesco Acquaroli ha comunicato che sta “seguendo dalla sala della Protezione civile regionale, insieme a tutte le altre autorità, l’evolversi della gravissima crisi meteorologica che si è abbattuta sulla nostra regione e l’azione di soccorso di tutti gli operatori. Sono momenti di estrema apprensione”.

A Senigallia, dove è inondato il fiume Misa, il Comune ha invitato i cittadini a tenersi lontano dagli argini e a rimanere in casa, cercando di stare se possibile ai piani più alti delle abitazioni, e a “lasciare libere le strade per consentire l’intervento ai mezzi di soccorso”.

Sulla pagina Facebook del Comune si leggono altre linee guida: “Seguire le indicazioni delle autorità prima di intraprendere qualsiasi azione, come rientrare in casa, spalare fango, svuotare acqua dalle cantine ecc. Non transitare lungo strade allagate: potrebbero esserci voragini, buche, tombini aperti o cavi elettrici tranciati. L’acqua potrebbe essere inquinata da carburanti o altre sostanze. Fare attenzione anche alle zone dove l’acqua si è ritirata: il fondo stradale potrebbe essere indebolito e cedere. Verificare se è possibile riattivare il gas e l’impianto elettrico. Se necessario, chiedere il parere di un tecnico. Prima di utilizzare i sistemi di scarico, informarsi che le reti fognarie, le fosse biologiche e i pozzi non siano danneggiati. Prima di bere l’acqua dal rubinetto assicurarsi che ordinanze o avvisi comunali non lo vietino. Non mangiare cibi che siano venuti a contatto con l’acqua dell’alluvione: potrebbero essere contaminati”.

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