La rivolta dei commercianti napoletani: “ la protesta delle mutande”

di Laura Bertoni

In Campania sono centinaia gli esercizi commerciali del settore abbigliamento-moda che stanno esponendo in indumenti intimi le vetrine. 

Il decreto attualmente in vigore prevede in base ai codici Ateco i negozi di intimo, di abbigliamento per bambini o di articoli sportivi possono restare aperti anche nelle zone rosse. In alcuni negozi è anche arrivata la polizia per assicurarsi che non ci fosse vendita in atto.

Ieri si è svolta una riunione tra i colleghi gioiellieri del Vomero– lo ha dichiarato Maria Rosaria Gentile titolare delle gioielleria Gentile in Via Scarlatti- e quindi abbiamo discusso  di quanto  assurdo sia il perpetuarsi delle chiusure di molti negozi come le gioiellerie pur garantendo un adeguato distanziamento ai clienti.”

Inoltre Maria Rosaria Gentile lancia la proposta di “gestire meglio anche in zona rossa chiudendo nel weekend e lasciandoci aperti qualche ora nell’arco della giornata, ci sarebbe tanto da fare ma in realtà  non si sta facendo nulla.”

Genny Spatarella Responsabile Cuoio srl sottolinea “ Nessuno ci ha spiegato, abbiamo diritto di sapere perché tante attività sono aperte e perché altre sono chiuse, la gran parte delle attività con il giusto distanziamento possono aprire in tutta sicurezza.Bisogna bloccare i costi fissi, i fitti, gli stipendi e i consumi. La gestione ,poi, della merce dipende dall’organizzazione di ogni singolo esercizio.”

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