Il report dei servizi segreti: “Contagi sottostimati del 50%”

di Francesco Caputi

 

I contagi di Covid in Italia sarebbero sottostimati del 50%. E’ quanto sostengono i servizi segreti italiani in un report consegnato al premier Giuseppe Conte. La notizia è stata lanciata da la Repubblica in un articolo finito in prima pagina a firma di Giuliano Foschini e Fabio Tonacci. “Il totale dei contagiati è sottostimato a causa del calo del numero dei tamponi avvenuto a metà novembre 2020”, si legge nel documento dell’intelligence. L’ipotesi non è esclusa dall’Istituto Superiore di Sanità. “Questo è possibile. Nei sistemi di sorveglianza spesso c’è una quota che può essere sottostimata dei casi che vengono normalmente diagnosticati e notificati”, ha infatti spiegato a Radio Anch’io Paola Stefanelli, direttrice del Reparto Malattie Prevenibili da vaccino – Iss – Istituto Superiore di Sanità.

Secondo i servizi segreti, “vi è stata una fase di ripresa dell’epidemia verso la metà dicembre. Una ripresa che non è stata rilevata né tracciata dai numeri nazionali a causa dei pochi test effettuati in quel periodo”. Alla base del problema vi sarebbe “l’introduzione dei test rapidi” che “ha reso impossibile un confronto con le serie storiche passate. Alcune Regioni, inoltre, non fanno distinzione tra il molecolare e il rapido, è ciò ha evidenti ripercussioni sul calcolo di tutti i valori, tra cui il rapporto positivi/tamponi”.

Il rischio di una nuova ondata: l’intelligence invita il governo alla prudenza

L’intelligence invita quindi il governo alla massima cautela nelle riaperture e mette in guardia da una eventuale nuova ondata, dal momento che i dati attuali non sarebbero attendibili. “Gli effetti benefici delle misure ‘rosse’ imposte sotto Natale stanno terminando e le varianti hanno preso a circolare in maniera importante, la ripresa incontrollata dell’epidemia è uno scenario da cui doversi ancora difendere”, si legge infatti nel report.

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