Brevi dall’Italia e dal mondo oggi 08.05.2020

di Francesco Caputi

 

Italia

MILANO, SALA SULL’AFFOLAMENTO AI NAVIGLI: “O LE COSE CAMBIANO O CHIUDO I NAVIGLI E CHIUDO L’ASPORTO”

Il sindaco di Milano Giuseppe Sala commenta gli assembramenti ai Navigli e lancia un ultimatum. “Quando c’è da ringraziare i milanesi per il loro comportamento – ha detto Sala – io sono sempre il primo a farlo. Però ci sono dei momenti in cui c’è da incazzarsi e questo è uno di quelli: le immagini di ieri lungo i Navigli sono vergognose”. “O le cose cambiano oggi, non domani, è un ultimatum, o io domani come al solito sarò qui a Palazzo Marino e prenderò provvedimenti, chiudo i Navigli e chiudo l’asporto”, ha proseguito il sindaco. “È anche un po’ deprimente – continua – per me dovere rispiegare qual è la situazione, ma nel mio lavoro ci sono tante cose che si debbono fare. Quindi ve lo ridico: noi siamo non solo in crisi dal punto di vista sanitario, e l’abbiamo visto quanto ha toccato questa città la pandemia, ma siamo in una profondissima crisi socio economica. Milano ha bisogno di tornare a lavorare, a lavorare! Questo è il punto, non è un vezzo, non è una voglia riaprire, è una necessità”.

PROF.GALLI: “FASE 2 NON È UN ‘LIBERI TUTTI’. MILANO BOMBA PRONTA AD ESPLODERE”

Massimo Galli, infettivologo dell’ospedale Sacco, in un’intervista a la Repubblica, lancia l’allarme sui comportamenti di molti cittadini dall’inizio della Fase 2. “Alcuni hanno interpretato l’ingresso nella Fase 2 come un ‘liberi tutti’. E’ un segnale di grande pericolosità, perché dovrebbe invece prevalere la cultura della responsabilità per limitare al massimo i danni”, ha detto Galli. Attualmente Milano, secondo il medico, “è un po’ una bomba, perché in tanti sono stati chiusi in casa con la malattia. Abbiamo un numero altissimo di infettati, che ora tornano in circolazione. E’ evidente che sono necessari maggiori controlli”. Per quel che riguarda l’uso delle mascherine, Galli avverte: “Dove sta scritto che la mascherina e il distanziamento sociale hanno successo contro un’epidemia come questa? Rispondo io, da nessuna parte perché nessuno ha mai sperimentato quello che stiamo attraversando”.

PROF.LOCATELLI: “SIAMO ANCORA NELL’EPIDEMIA”

“Ci vogliono almeno sette giorni, dieci se vogliamo stare larghi, per verificare l’impatto delle misure adottate il 4 maggio. Quindi ne sapremo qualcosa di più tra il 12 e il 14 maggio. Fino a quel giorno non sapremo davvero la nostra situazione”. E’ quanto ha affermato il professor Franco Locatelli, membro del Comitato tecnico-scientifico e presidente del Consiglio Superiore di Sanità, durante un’intervista al Corriere della Sera. Secondo il professor Locatelli, i dati in miglioramento “non bastano per dire che siamo usciti dal tunnel. Siamo ancora nell’epidemia”. Per quanto riguarda le richieste da parte delle Regioni di anticipare alcune riaperture, il professor Locatelli ha risposto: “Sono scelte che pertengono alla politica. Da medico le dico che solo dopo il periodo di incubazione, il 12-14 maggio sapremo l’ impatto delle misure. Se si prendessero altre decisioni, lo si farebbe sulla base dell’ esistente al 4 maggio”.

PREGLIASCO: “NON ABBIAMO SCAMPATO IL PERICOLO. ORA LO SCENARIO PEGGIORE, QUELLO DI UNA SECONDA ONDATA”

In un’intervista di Open, l’epidemiologo Fabrizio Pregliasco frena gli entusiasmi del momento sulla Fase 2. “Non dobbiamo pensare che ‘abbiamo scampato il pericolo’ ” – ha detto Pregliasco – e quindi siamo ‘liberi tutti’. Questo virus, infatti, ci ha ‘fregati’ in una prima fase, ci è arrivato in casa, all’improvviso. Per questo bisogna immaginare lo scenario peggiore, quello di una seconda ondata, di focolai che possono diffondersi nei prossimi mesi”.

LOMBARDIA, GALLERA: “RISCHIO CONCRETO DI NUOVI FOCOLAI”

L’assessore al Welfare della Regione Lombardia Giulio Gallera mette in guardia sulla ripartenza. “Risulta che la maggior parte dei cittadini non è mai entrata in contatto con il virus e quindi è potenzialmente suscettibile. Il rischio di nuovi focolai è concreto e le misure per la ripartenza devono tenere conto di questo aspetto”, ha detto Gallera.

 

Estero

LAGARDE: RISPOSTA DI BILANCIO COMUNE

Per l’Europa “è altamente desiderabile” una risposta di bilancio comune, per non abbandonare i singoli Paesi di fronte alla crisi scatenata dal Covid-19. E’ quanto ha detto la presidente della BCE Christine Lagarde durante l’annuale conferenza “The State of the Union”, alla quale hanno partecipato esperti da tutto il mondo per discutere dei cambiamenti che si verificheranno durante e dopo l’emergenza coronavirus.

STEINMEIER: “DOBBIAMO TENERE L’EUROPA INSIEME”

“Mai più significa mai più da soli!. Dobbiamo tenere l’Europa insieme. Come europei dobbiamo pensare, sentire ed agire”. E’ quanto ha detto il presidente tedesco Frank-Walter Steinmeier a Berlino alla commemorazione dei 75 dalla capitolazione della Germania alla fine della Seconda guerra mondiale. “Se noi in Europa, anche in e dopo questa pandemia, non restiamo insieme, non rendiamo onore a questo 8 maggio”, ha aggiunto il presidente.

ONU: “L’EMERGENZA CORONAVIRUS SCATENA ODIO E XENOFOBIA”

L’emergenza coronavirus “continua a scatenare uno tsunami di odio e xenofobia nel mondo”. E’ quanto ha scritto sul suo account Twitter il Segretario generale dell’ONU Antonio Guterres in un post accompagnato da un video. “Dobbiamo agire adesso per rafforzare l’immunità delle nostre società contro il virus dell’odio – dice Guterres nel video -. Per questo oggi lancio un appello affinché si faccia tutto il necessario per porre fine all’incitamento all’odio a livello globale”.

LA CINA DICE SÌ ALL’INDAGINE OMS SUL VIRUS

La Cina dice sì a un’inchiesta guidata dall’OMS sulla risposta globale alla pandemia di Covid-19. Tuttavia, la Cina sostiene che “il momento appropriato (per l’inchiesta, ndr) sarà dopo la fine della pandemia”.

REGNO UNITO, BORIS JOHNSON AI VETERANI DI GUERRA: “NECESSARIO LO STESSO CORAGGIO CHE VOI AVETE ESEMPLIFICATO 75 ANNI FA”

“In questo anniversario, siamo impegnati in una nuova lotta che richiede lo stesso spirito di sforzo nazionale che voi avete esemplificato 75 anni fa”. E’ quanto ha scritto il premier britannico Boris Johnson in una lettera ai veterani della Seconda guerra mondiale, in occasione del 75esimo anniversario dalla fine del conflitto. Nella lettera, riporta Sky News, il premier si lamenta del fatto che non sarà possibile celebrare questo anniversario con parate e feste in strada a causa del coronavirus.

RUSSIA: 11.231 CASI IN 24 ORE

Nelle ultime 24 ore, in Russia sono stati registrati 11.231 nuovi casi, per un totale di 177.160. 88 i decessi nel corso dell’ultima giornata, per un totale di 1.625. La Russia, secondo la Johns Hopkins University, attualmente è il quinto Paese al mondo per casi accertati di Covid-19.

STATI UNITI: 2.448 MORTI IN 24 ORE

Negli Stati Uniti, nelle ultime 24 ore, si sono registrati 2.448 decessi. Lo rende noto la Johns Hopkins University. Nella giornata precedente ne erano stati registrati 2.073. Sale così a 75.500 il numero totale di morti. 1,2 milioni i contagiati in totale. “In ogni passaggio di questa pandemia il presidente Trump ha ignorato gli esperti, sminuito la minaccia posta dal Covid-19 e ingannato gli americani. E ora stiamo tutti pagandone il prezzo”, ha scritto su Twitter Joe Biden, candidato democratico alla Casa Bianca.

BRASILE: 610 MORTI IN 24 ORE

Sono 610 i decessi per coronavirus registrati in Brasile nelle ultime 24 ore. Sale così a 9.146 il numero totale di vittime. Lo rende noto il ministero della Salute. 9.888 i nuovi contagi, che portano il numero totale di casi a 135.106.

LIBIA: ATTACCO DI HAFTAR VICINO ALLA RESIDENZA DELL’AMBASCIATORE ITALIANO. 3 MORTI E DECINE DI FERITI

Nella tarda serata di ieri, le forze del generale Khalifa Haftar hanno lanciato un attacco a Tripoli, nell’area vicino alla residenza dell’ambasciatore italiano in Libia Giuseppe Buccino Grimaldi. Tre morti e decine di feriti. “Il raid della milizia di Haftar nella zona di Zawiyat al-Dahmani ha causato finora 3 morti e 4 feriti”, ha detto Amin al-Hachimi, consulente per i media del ministero della Sanità libico. Al-Hachimi ha aggiunto che, tra le vittime dell’attacco, vi sono due agenti della sicurezza appartenenti al ministero degli Interni. Tra i feriti, un altro ufficiale della sicurezza e un volontario della Mezzaluna rossa libica.

Secondo una fonte locale, “quattro dei diversi razzi lanciati dall’Lna guidato dal generale Khalifa Haftar hanno colpito l’edificio della Corte Suprema, adiacente all’ambasciata turca a Tripoli”.

“L’Italia condanna con la massima fermezza l’ennesimo attacco delle forze haftariane contro civili che alle 23 circa ha colpito l’area intorno alla residenza dell’ambasciatore italiano causando almeno due morti”, si legge in un comunicato della Farnesina. “Questi attacchi indiscriminati sono totalmente inaccettabili e denotano disprezzo per le norme del diritto internazionale e per la vita umana”, aggiunge la Farnesina.

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