di Francesco Cerrone
Ricade oggi 23 maggio l’anniversario della strage di Capaci in cui in seguito ad un attentato mafioso venne fatta esplodere un intero tratto dell’autostrada A29 e vennero uccisi il magistrato antimafia Giovanni Falcone, la moglie Francesca Morvillo e altri 3 agenti della scorta (Vito Schifani, Rocco Dicillo e Antonio Montinaro).
A Palermo e in tutta Italia ci sono state commemorazioni e momenti di riflessione; il presidente Mattarella lancia un messaggio ricordando quanto accaduto e sottolinea l’impegno contro le mafie: “La mafia può essere sconfitta ed è destinata a finire. Ma l’impegno nel combatterla non viene mai meno”.
Dunque La Giornata della legalità che si celebra vuole essere un segno di responsabilità comune e di sollevamento delle coscienze ma l’intento dell’intera giornata è quello anche di tenere alta la vigilanza su tali tematiche affinchè quanto accaduto non avvenga più.
Il programma della giornata di commemorazione è iniziata alle 10:00 a Palazzo Jung in via Lincoln 72 a Palermo.
Alla manifestazione partecipano il ministro dell’Interno Piantedosi, il ministro della Cultura Sangiuliano e saranno presenti anche il presidente della Regione siciliana Renato Schifani e il sindaco di Palermo Roberto Lagalla, il vicepresidente della provincia autonoma di Bolzano Daniel Alfreider e la presidente della Commissione parlamentare antimafia Chiara Colosimo.
Inoltre nel pomeriggio, nell’ora esatta in cui è avvenuta la strage, 17:58, si terrà una manifestazione sotto l’Albero Falcone di fronte la casa di via Notarbartolo dove vivevano Falcone e la moglie.
Coinvolte anche le scuole e gli studenti di 56 istituti.
“L’eredità di Falcone e Borsellino è un patrimonio vivo che appartiene all’intera comunità nazionale. Portare avanti la loro opera vuol dire lavorare per una società migliore” conclude Mattarella.
Manifestazioni di solidarietà si sono svolte in tutta Italia, da Torino a Napoli si è ricordato questa giornata con l’intento di sensibilizzare e responsabilizzare la collettività tutta e di vigilare rispetto a tutti i fenomeni mafiosi che colpiscono il Paese.