”Nel settore penale la pendenza è aumentata per la Corte d’Appello- afferma in conferenza stampa il Procuratore capo della corte d’Appello di Napoli- Giuseppe de Carolis- passando da 145 processi penali pendenti”.
Dal confronto con le altre Corti d’Appello d’Italia risulta che quest’anno quella di Napoli è al secondo posto dopo Roma riguardo al numero di procedimenti definiti.
In controtendenza è il Tribubale di Napoli Nord che registra una situazione drammatica per il numero dei processi .
Si registra anche quest’anno carenza di personale.
Dai dati forniti dalla Questura si registrano meno omicidi, più furti, più violenze sessuali, reati informatici in aumento.
Sul fronte camorra, si registrano le stese per la presenza di clan molto giovani con continui cambiamenti di assetti e posizioni .
Otto casi di ordigni piazzati davanti a locali nel Napoletano sono più preoccupanti .
”Nessun pessimismo cosmico- dice il Procuratore generale Luigi Riello- i dati sono confortanti tuttavia sono avvenuti dei fatti, quelli di Afragola e di Napoli. Vi e volontà di marcare il territorio per questioni di dominio perché dobbiamo prendere atto di una mutazione genetica della camorra che vede commistione tra criminalità organizzata e persone insospettabili . Questi sono i fili che dibbiamo recidere”.
“La camorra trasforma la violenza in forza economica. Il messaggio che deve essere chiaro è che fare affari con la camorra porta in galera o porta sul lastrico”
Il 64 per cento degli immobili è abusivo . A fronte di questo dato le demolizioni che la Procura sta operando sono una goccia nell’oceano. Sono state denunciate anche le omissioni da parte di molti sindaci nel chiedere finanziamenti alla Cassa depositi e prestiti. “In Campania l’abisivismo di necessità non esiste ma solo speculazione – ha detto
Antonio Gialanella- le compromissioni anche con imprese illegali sono evidenti”.