di Rossana Russo
Le piazze di spaccio erano diverse da santa Maria Capua Vetere a San Tammaro, San Prisco e Macerata Campania , si spacciava davanti a i scuole, chiese e circoli ricreativi e l’organizzazione arrivava fino ad Avellino. da Acerra a Castello di Cisterna, Somma Vesuviana, San Vitaliano e Mugnano;, a Giugliano; uno nell’area nolana, Scampia, Secondigliano e Capodichino.
La droga al telefono tra gli indagati veniva chiamata nei modi più disparati: ‘Sfogliatelle’, ‘pastiere’, ‘arance’. Ma il significato era per tutte queste parole “droga”: cocaina, eroina, crak, hashish.
I carabinieri di Santa Maria Capua Vetere, su rodine della procura, hanno eseguito una sessantina di arresti. 4 i gruppi criminali coinvolti, 3 cosche costole di clan storici, come il clan Fava, Mazzarella , Vollaro. 60 le persone finite in carcere, 2 ai domiciliari. Complessivamente sono 72 gli indagati . Le indagini si sono avvalse di intercettazioni ambientali e della collaborazione di alcuni pentiti.