CRONACA – Camorra, caduta l’ipotesi di collusione dell’ex presidente del Pd campano Graziano. I suoi avvocati: “Speriamo la vicenda si possa chiudere definitivamente al più presto”

Cade l’ipotesi di concorso esterno in associazione mafiosa formulata nei confronti del consigliere regionale della Campania e ex presidente del Pd campano Stefano Graziano. La Dda di Napoli ha stralciato la posizione di Graziano dal fascicolo principale ed ha inviato gli atti alla procura di Santa Maria Capua Vetere per la sola ipotesi di voto di scambio (non aggravato dalla finalità camorristica).

IL LAVORO DEI MAGISTRATI

La richiesta è stata firmata dai pm della Dda che conducono l’inchiesta, i sostituti D’Alessio, Giordano, Sanseverino e Landolfi coordinati dal procuratore aggiunto Borrelli. L’ipotesi iniziale di concorso esterno si riferiva a presunti rapporti con l’imprenditore Alessandro Zagaria, ritenuto vicino all’omonima cosca affiliata al clan dei Casalesi. Graziano, poco dopo la perquisizione dell’abitazione e dei suoi uffici disposta dagli inquirenti, si presentò in procura, assistito dagli avvocati Michele Cerabona e Antonio Villano per rendere dichiarazioni. La sua posizione è stata stralciata da quella di altri indagati, tra cui lo stesso Zagaria e alcuni amministratori locali e funzionari del Comune di Santa Maria Capua Vetere, e i pm hanno disposto la trasmissione degli atti alla procura di Santa Maria qualificando diversamente i fatti come emerso dagli sviluppi dell’inchiesta. L’inchiesta si riferisce in particolare a presunti illeciti riguardanti la ristrutturazione dello storico palazzo sammaritano Teti Maffuccini.

LE PAROLE DEGLI AVVOCATI DI GRAZIANO

“Stefano Graziano, appena appresa la notizia dell’esistenza di un procedimento a suo carico per concorso esterno in associazione camorristica, si è messo a disposizione della Procura della Repubblica di Napoli presentandosi spontaneamente e chiedendo di essere interrogato”. Lo dicono gli avvocati Michele Cerabona e Antonio Villani. “La Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli ha svolto in tempi brevi le indagini di sua competenza e ha deciso di avanzare una richiesta di archiviazione al Gip per il reato di cui all’art. 416bis, concorso esterno in associazione mafiosa, e la trasmissione degli atti, per competenza, alla Procura di Santa Maria Capua Vetere perché voglia indagare e valutare in merito ad una presunta violazione della legge elettorale. In attesa della decisione del Gip e delle ulteriori determinazioni della Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere la difesa, sicura della correttezza dei comportamenti del loro assistito, confida che l’intera vicenda possa chiudersi positivamente e al più presto”, concludono i due legali.

Lascia un commento