CRONACA – Arrestato il latitante Umberto Accurso: secondo gli inquirenti sarebbe il mandante degli spari contro la caserma di Secondigliano

Gran colpo dei carabinieri del nucleo investigativo di Napoli che hanno preso Umberto Accurso, 24enne latitante dal 2014 considerato dagli investigatori un elemento di vertice della fazione della “Vanella-Grassi” della camorra di Secondigliano, i cosiddetti “girati” che anni fa entrarono in contrasto con il clan dei Di Lauro per il controllo dell’attività illecite nella zona.

IL RESPONSABILE DEGLI SPARI CONTRO LA CASERMA DI SECONDIGLIANO

“Quella di oggi è una bellissima giornata perché la giustizia ha vinto ancora e perché Umberto Accurso è ritenuto il responsabile della sparatoria contro la caserma dei Carabinieri di Secondigliano”. Poco dopo la notizia dell’arresto del latitante arriva un’importante dichiarazione. A parlare è il ministro dell’Interno Angelino Alfano commentando l’arresto da parte dei carabinieri del presunto appartenente al clan Vanella Grassi. Secondo la ricostruzione degli inquirenti Accurso sarebbe infatti il mandante delle raffiche di mitra esplose contro la stazione dell’Arma di Secondigliano nella notte tra il 19 e il 20 aprile scorso.

LA VENDETTA DEL BOSS

Le indagini riguardo quell’episodio sono ancora in corso, anche se gli investigatori fin dall’inizio sospettarono una ritorsione da parte del giovanissimo boss latitante dopo il decreto di affidamento temporaneo con cui un giudice del Tribunale dei Minori di Napoli aveva accolto la richiesta della Procura minorile e della Dda in merito all’allontanamento di due suoi figli. Furono i carabinieri della stazione di Secondigliano a eseguire materialmente quel provvedimento: da qui la ‘vendetta’ che Accurso avrebbe ordinato, eseguita materialmente da un gruppo di giovanissimi del clan che esplosero una ventina di colpi, finiti contro la parete della caserma, ma anche contro auto dei carabinieri ed altre vetture parcheggiate nella zona.

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