Guerra Russia-Ucraina, Draghi “Potrebbe essere necessaria la riapertura delle centrali a carbone”

di Francesco Caputi

 

Secondo il presidente del Consiglio Mario Draghi, se il flusso di gas proveniente dalla Russia venisse ridotto, in Italia “potrebbe essere necessaria la riapertura delle centrali a carbone, per colmare eventuali mancanze nell’immediato”.

Draghi ha poi duramente criticato il fatto che il nostro Paese, negli anni, non abbia mai diversificato le sue fonti di energia: “Le vicende di questi giorni – ha spiegato – dimostrano l’imprudenza di non aver diversificato maggiormente le nostre fonti di energia e i nostri fornitori negli ultimi decenni. In Italia, abbiamo ridotto la produzione di gas da 17 miliardi di metri cubi all’anno nel 2000 a circa 3 miliardi di metri cubi nel 2020 – a fronte di un consumo nazionale che è rimasto costante tra i 70 e i 90 miliardi circa di metri cubi. Dobbiamo procedere spediti sul fronte della diversificazione, per superare quanto prima la nostra vulnerabilità e evitare il rischio di crisi future”.

Secondo il presidente del Consiglio, è importante inoltre che l’Italia inizi a produrre più gas nazionale, “perché il gas prodotto nel proprio Paese è più gestibile e può essere meno caro”.

Non si tratterà però di una soluzione immediata. Secondo il presidente della società di consulenza energetica Nomisma Energia, Davide Tabarelli, “ci vorranno anni, se non decenni, per produrre più gas in Italia”.

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