Gomorra: “La produzione pagò il boss per usare la villa”

di PAOLA VERRAZZO

Al tribunale di Torre Annunziata, nella giornata di ieri, l’imputato Gennaro Aquino, ha fatto alcuni nomi dei vertici di Cattleya (la società che ha prodotto le tre stagioni di “Gomorra la serie”) che a suo dire avrebbero versato ben cinquemila euro al boss Franco Gallo detto ” ‘O pesiello”.
Una notizia che, se confermata, porterebbe alla luce che la società ha dovuto pagare una tangente ai clan per realizzare alcune scene della famosa serie nella celebre villa di Pietro Savastano, che era nient’altro che la casa del boss Franco Gallo. Il pentito Gennaro Aquino, difeso dal penalista napoletano Domenico Ciruzzi, ha rilasciato delle dichiarazioni nelle quali afferma: “E’ stato uno della produzione a portarmi i soldi e tutti lo sapevano. Erano chiusi dentro una busta. Io l’ho portata a zì Filuccio. Io non so chi ha messo materialmente i soldi nella busta. Però posso dire che Raffaele Gallo aveva minacciato di non farci più mettere piede nella casa per fare le riprese, io ero molto spaventato perché gli avevo dato la “mano di parola” e in questi casi è pericoloso non rispettare gli accordi che prendi”.
La smentita di Cattleya non si è fatta attendere e Riccardo Tozzi, manager della società di produzione, ha sottolineato che, nel corso di decine di intercettazioni telefoniche finite agli atti, il nome di Franco Gallo non è mai emerso. Bisognerà capire se questa vicenda si rivelerà una bufala o se invece, qualcosa di vero c’è.

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