Stati Uniti, la Corte Suprema sospende le restrizioni alla pillola abortiva

La Corte Suprema ha sospeso la decisione di un tribunale federale del Texas, che aveva ordinato di togliere dal mercato statunitense la pillola abortiva mifepriston.

La sospesione decisa dalla Corte Suprema arriva dopo aver accolto il ricorso presentato dall’amministrazione Biden contro la sentenza del tribunale federale del Texas. “Continuerò a battermi contro gli attacchi guidati dalla politica alle donne”, ha detto il presidente degli Stati Uniti.

La decisione della Corte Suprema non era scontata, ed è anzi inaspettata: su nove giudici, sei sono conservatori, nominati da Trump. Nel 2022, inoltre, la Corte Suprema aveva ribaltato la sentenza del 1973 “Roe v. Wade”, che stabiliva il diritto costituzionale all’aborto.

Il caso verrà comunque discusso dalla Corte d’Appello federale. Al momento, la sospensione è solo temporanea.

Perché il tribunale federale del Texas vuole vietare la pillola mifepriston

La Food and Drug Administration, l’ente che si occupa della regolamentazione degli enti alimentari e farmaceutici, ha approvato la pillola mifepristone nel 2000. Tuttavia, secondo il tribunale federale del Texas, l’approvazione sarebbe stata illegale, dal momento che, secondo chi contesta questa decisione della FDA, il mifepristone sarebbe una “droga pericolosa”.

L’amministrazione Biden ritiene la sentenza del tribunale federale del Texas un’ingerenza nell’operato della FDA: “Continuerò a sostenere l’approvazione dell’FDA, basata sulle prove, del mifepristone, e la mia amministrazione continuerà a difendere il potere indipendente ed esperto di controllare, approvare e regolare un’ampia gamma di farmaci di prescrizione”, ha detto il presidente americano.

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