La città di Bakhmut assediata dalle forze russe. Situazione critiche per le truppe ucraine

di Francesco Caputi

 

La città ucraina di Bakhmut è assediata da 7 mesi dalle forze russe, in particolare dai mercenari del Gruppo Wagner di Yevgheny Prigozhin. I soldati ucraini sono ormai circondati da tre lati nella città, e inoltre, secondo l’intelligence britannica, adesso solo una strada è rimasta aperta alle forze di Kiev per una ritirata. Una strada, tuttavia, di dubbia utilità, dal momento che il ponte è stato distrutto. “La difesa ucraina della città di Bakhmut – dicono i servizi segreti di Londra – è sempre più sotto pressione, con combattimenti intensi dentro e intorno la città”.

Due sono le ipotesi di ciò che potrebbe accadere alle truppe ucraine a Bakhmut: potrebbero tentare di ritirarsi in maniera furtiva, tentando di ridurre al minimo le perdite, o, nel caso peggiore, potrebbero essere accerchiate dai russi. Senza munizioni, i soldati ucraini verrebbero così uccisi o costretti ad arrendersi.

Perché Bakhmut è così importante per entrambe le parti?

L’importanza strategica e militare di Bakhmut è dibattuta tra gli esperti. Secondo alcuni, Bakhmut avrebbe poca importanza da questo punto di vista, ma, secondo altri esperti ed analisti, al contrario, la città ucraina sarebbe molto importante strategicamente: si trova infatti sulla strada che porta a Sloviansk e Kramatorsk ed è vicina ad alcuni importanti collegamenti ferroviari.

Sia per i russi che per gli ucraini, inoltre, Bakhmut ha un forte valore simbolico: per i russi, la sua conquista rappresenterebbe la prima vittoria di rilievo per Mosca dopo le numerose sconfitte di quest’anno; per gli ucraini, la città rappresenta ormai un simbolo di resistenza all’invasione della Russia. A dicembre, Zelensky ha definito Bakhmut “la fortezza della nostra morale”.

La città è inoltre al centro degli interessi di Yevgheny Prigozhin, fondatore del Gruppo Wagner, la principale forza russa che sta assediando Bakhmut. Per Prigozhin, la battaglia rappresenta un’occasione per mostrare la forza del suo esercito privato e aumentare la sua influenza a Mosca e nel cosiddetto “partito della guerra vera” dei falchi russi.

Le richieste d’aiuto dell’Ucraina

In vista di un’imminente sconfitta a Bakhmut, Zelensky sta chiedendo ai Paesi occidentali di fornire all’Ucraina caccia militari. Tuttavia, al momento, nessuno dei Paesi della NATO si è detto, almeno ufficialmente, favorevole all’invio di aerei, sia per questioni logistiche, che per timore di un’escalation, con la Russia pronta ad accusare l’Occidente di essere divenuta parte della guerra.

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