Le stazioni di polizia cinesi in Italia: il report di Safeguard Defenders

di Francesco Caputi

 

Alcuni giorni fa, Safeguard Defenders, ONG per i diritti umani con sede a Madrid che monitora le sparizioni in Cina, ha diffuso un report in cui si legge che 53 Paesi nel mondo ospiterebbero stazioni di polizia cinesi. Fra questi Paesi vi sarebbe anche l’Italia, che ospiterebbe il maggior numero di stazioni di polizia (11). Scopo della polizia cinese è sorvegliare i cittadini della Repubblica popolare cinese che vivono all’estero.

La prima stazione in Italia, secondo Safeguard Defenders, sarebbe stata aperta nel 2016. L’ONG ritiene che l’Italia sia terreno fertile per la Cina, grazie soprattutto agli accordi stretti fra i due paesi. Uno dei vari accordi riguarda proprio pattugliamenti congiunti.

L’indagine di Safeguard si basa su dichiarazioni e dati cinesi pubblici. “Intimidire e costringere le persone a tornare in Cina” sarebbe uno dei fini principali. “Monitoriamo i dati cinesi e ad aprile abbiamo ricevuto informazioni dal ministero della pubblica informazione che hanno mostrato che 210.000 persone sono state persuase a rientrare in un solo anno”, ha detto Laura Harth, direttrice della campagna di Safeguard Defenders.

In Europa, già diversi Paesi hanno iniziato a prendere seriamente la questione. I Paesi Bassi e l’Irlanda, per esempio, hanno ordinato la chiusura di queste stazioni sul proprio territorio. L’Italia e la Spagna, invece, stanno ancora indagando.

Oltre al controllo dei propri connazionali, un altro obiettivo delle stazioni di polizia cinesi è anche quello di impedire che i cinesi all’estero non vengano assimilati dalle collettività dei Paesi in cui vivono. In questo modo, Pechino potrebbe usare cittadini cinesi non assimilati come strumento di influenza culturale e di affermazione politica ed economica. L’assimilazione, infatti, comporterebbe la perdita del contatto fra il cittadino che vive all’estero e la madrepatria. Ed è soprattutto all’Europa che la Cina mira, essendo il Vecchio Continente una delle destinazioni più importante delle esportazioni cinesi.

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