Francia, piano di sobrietà energetica. Macron ai cittadini: “Non fatevi prendere dal panico”

di Francesco Caputi

 

Il governo francese, ad ottobre, ha presentato ufficialmente il piano di sobrietà energetica: obiettivo del piano ridurre del 10% il consumo di energia e limitare i danni della crisi provocata dalla guerra in Ucraina, in modo tale da evitare ripetuti black-out nel prossimo inverno.

Oggi il presidente francese Emmanuel Macron ha invitato i cittadini a non preoccuparsi eccessivamente per il rischio di tagli all’elettricità. “Non fatevi prendere dal panico, è inutile”, ha detto. “Se tutti insieme manteniamo il piano di sobrietà che è stato presentato dal governo allora sì, riusciremo a passare questo periodo, anche con un mese di dicembre e un mese di gennaio freddi. Dipende da noi”, ha aggiunto. Secondo Macron, se il consumo venisse ridotto del 10%, i tagli potrebbero essere anche evitati.

Cosa prevede nello specifico il piano di sobrietà energetica francese

Secondo il piano elaborato dal governo Macron, per quanto riguarda la pubblica amministrazione, tutti gli edifici pubblici dovranno ridurre l’acqua calda nei bagni e abbassare la temperatura di riscaldamento a 10 gradi Celsius nei giorni di alta tensione per la rete. E’ consigliato ai funzionari pubblici di viaggiare in treno anziché in aereo e abbassare la velocità di guida a 110 km/h in autostrada. I Comuni dovranno sostituire le vecchie lampade con LED.

Per le aziende, è previsto lo spegnimento dell’illuminazione interna degli spazi occupati, la riduzione dell’illuminazione esterna e il controllo del riscaldamento, dell’aria condizionata e la ventilazione.

Infine, per i cittadini, è previsto il bonus “sobrietà”, un incentivo sulle bollette del gas e l’elettricità per le famiglie che controllano i propri consumi.

Le critiche dei Verdi: “Niente di rivoluzionario”

I Verdi non sono soddisfatti delle misure approvate dal Governo Macron. Secondo il capogruppo dei Verdi al Senato, Guillaume Gontard, si tratterebbe di “misurette”. “Ciò che propone la ministra non è niente di rivoluzionario. Praticamente è ciò che c’è già scritto nella legge francese, ma non viene applicato”, ha detto. Un’altra critica mossa dal capogruppo riguarda la multa di 1.500, uguale per tutti: “Abbiamo bisogno di avere delle multe proporzionate alla dimensione dell’esercizio che infrange la legge. Altrimenti un grande gruppo potrebbe preferire di rischiare la multa piuttosto che spegnere le sue insegne”.

L’economista Agnès Verdier-Molinié: “Non è spegnendo la luce del corridoio o staccando la macchina del caffè che il problema sarà risolto”

Scettica sul piano di sobrietà energetica del Governo Macron anche l’economista Agnès Verdier-Molinié: “Il 14 luglio, il capo dello Stato ha annunciato un piano di sobrietà. La Commissione europea ha fatto lo stesso con il suo piano di sobrietà sul gas e vuole imporre un taglio del 15 per cento, taglio che gli Stati membri rifiutano. Ma non ci viene detto in maniera chiara se ci stiamo dirigendo verso un razionamento, tagli di energia e interruzioni di corrente. E sarebbe meglio che ce lo dicessero per poter anticipare”. “È tempo di informare i francesi senza far credere loro che spegnendo la luce del corridoio o staccando la macchina del caffè il problema sarà risolto”, ha detto l’economista su Cnews.

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