Draghi in Israele, occhi puntati su Kiev

Il premier Mario Draghi è a Gerusalemme, ma gli occhi sono puntati su Kiev, dove a breve il premier dovrebbe arrivare con il Cancelliere tedesco Olaf Scholz e il Presidente francese Emmanuel Macron, per portare sostegno al popolo ucraino e stringere la mano del presidente Volodymyr Zelensky.

Intanto, mentre l’Unione Europea tenta di sciogliere il nodo del possibile futuro ingresso di Kiev, con la Commissione impegnata a vagliare lo status di candidato per l’Ucraina, soluzione fortemente caldeggiata dall’ex numero uno della Bce.

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Draghi a Gerusalemme soggiorna nello stesso albergo della Presidente Ursula von der Leyen, il King David Hotel: al momento non risultano in agenda incontri, ma non è escluso che i due possano incrociarsi nelle prossime ore.

Il giorno X per raggiungere Kiev potrebbe essere già giovedì di questa settimana, ma le voci che girano con insistenza non vengono confermate da Palazzo Chigi, né tantomeno da tedeschi e francesi. Fonti dell’Eliseo spiegano che il Presidente Macron, che martedì sarà in Romania e mercoledì in missione in Moldavia, “ha già detto che sarebbe andato in Ucraina in tempi utili. Ci sono diverse opzioni e niente è stato deciso in questo momento”. Sull’ipotesi che si parta già nella giornata di giovedì, “non confermiamo”, rispondono con fermezza: “la tempistica e le modalità di un eventuale viaggio in Ucraina non sono state decise”. A Kiev, dove a questo punto è dato per scontato che Draghi, Scholz e Macron arriveranno ben prima del Consiglio europeo e degli appuntamenti di G7 e Nato, i tre leader europei porteranno la solidarietà all’Ucraina.

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