Turchia pronta per operazione militare contro i curdi nel nord della Siria, ma Assad minaccia lo scontro diretto

La Turchia è pronta per l’operazione militare anti-curda nel nord della Siria, in una striscia di terra larga 432 e profonda 30 km. Ad annunciarlo il quotidiano turco Sabah. Il presidente Erdogan aveva già reso noto un mese fa l’intenzione di prepararsi a questa operazione per eliminare le milizie curde dello YPG.

Secondo Sabah, l’operazione verrà condotta insieme all’Esercito Nazionale Siriano, un gruppo ribelle anti-Assad sostenuto da Ankara.

Ieri il ministro degli esteri turco Cavusoglu ha riferito al ministro degli Esteri russo Lavrov l’intenzione turca di condurre l’operazione e ha chiesto a Mosca di rispettare gli accordi del 2019, con cui la Russia si impegnava a garantire l’abbandono dei miliziani dello YPG delle città di Tal Rifat e di Manbij.

La risposta di Assad: scontro diretto se la Turchia invade

Il presidente siriano Bashar Al-Assad, a Russia Today, ha detto che, se la Turchia avvierà la sua operazione militare, ci sarà una risposta da parte delle forze armate siriane. “Se ci sarà un’invasione, prima ci sarà una resistenza da parte della popolazione” e “nei posti dove è schierato l’esercito della Siria, e non è presente in tutte le regioni, quando le condizioni permetteranno un confronto, lo faremo”, ha detto Assad. “L’esercito siriano è stato in grado di distruggere obiettivi turchi che erano entrati nel territorio della Siria”, “la situazione sarà la stessa e ci sarà anche resistenza popolare”, ha aggiunto.

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