Draghi boccia il Superbonus 110%: costi a carico dello Stato triplicati

Una bocciatura netta e senza appello. E’ quella che ha espresso il premier Draghi riguardo l’insostenibilità del Superbonus 110%, la misura varata durante il governo giallorosso per l’efficientamento energetico degli edifici.

La bocciatura del premier arriva durante il suo discorso alla plenaria del Parlamento Europeo, durante cui ha spiegato che il Governo attuale è nato come “governo ecologico, che fa del clima e della transizione digitale i suoi pilastri più importanti”.

Draghi boccia il Superbonus

Era però sotto gli occhi di tutti che la misura introdotta dal Governo Conte avesse due problemi importanti. Il primo era il rischio di frodi, già segnalato dal ministro dell’Economia Franco, che aveva posto l’attenzione sugli illeciti per 4,4 miliardi e i sequestri per 2,3 miliardi di euro segnalati dall’Agenzia delle Entrate e dalla Guardia di Finanza, ed evidenziando il peso della misura sui conti pubblici dello Stato.

In secondo luogo, come ribadito appunto da Draghi, il costo di efficientamento è triplicato, perché i prezzi degli investimenti necessari per le ristrutturazione sono cresciuti a dismisura in quanto il Superbonus 110% di per sé toglie l’incentivo alla trattativa sul prezzo, alimentando così una bolla che va oltre l’aumento dei costi delle materie prime e di conseguenza, pesa sul bilancio statale.

Le reazioni dei 5 Stelle

Le reazioni dei Pentastellati alla bocciatura non sono tardate ad arrivare. In particolare da parte dei senatori della commissione Industria, commercio e turismo che hanno definito le parole del premier “irricevibili”. Anche la sottosegretaria del Mef Guerra si è espressa a riguardo durante una intervista, spiegando che sicuramente ci sarà un confronto col premier perché è innegabile che Superbonus sia stata una norma problematica ma anche di grande successo, anche per controllare la formazione dei prezzi e sulla cessione dei crediti. Per questo motivo, la Guerra auspica una mediazione con Draghi.

Campania: il commento di De Luca

Riguardo alla bocciatura, si è espresso anche il governatore della Campania Vincenzo De Luca, per cui le preoccupazioni di Draghi sarebbero fondate: “Togliamo di mezzo le misure bandiera e cerchiamo di utilizzare per una volta tanto la ragione laica, cioè valutiamo esattamente quali sono i risultati prodotti dal superbonus”.

“Per un periodo abbiamo avuto un forte incentivo al comparto edilizio, dopodiché si è determinata una bolla speculativa che rischia di produrre danni drammatici per le famiglie, per le imprese e per i condomini, perché abbiamo prezzi rigonfiati e operazioni speculative in corso per miliardi di euro” ha aggiunto De Luca “Io sono fra quelli che metterebbero in mano ad un luogo di riflessione economica oggettivo, che è l’ufficio di bilancio della Camera, luogo di indagine economica assolutamente oggettivo e di grande qualità: commissioniamo uno studio a loro e vediamo i risultati del superbonus. Tendenzialmente credo che in questo caso siano fondate le preoccupazioni di Draghi”.

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