Guerra in Ucraina – Gli aggiornamenti

Bombardamenti – distrutto l’ aereo Antonov An.225 Mriya

In Ucraina è stato distrutto dai bombardamenti l’Antonov An-225 Mriya”, l’aereo più grande al mondo. Il velivolo  era il fiore all’occhiello della compagnia ucraina Antonov costruito, tra l’altro, su commissione dell’Unione Sovietica e ammodernato tramite diversi investitori negli anni. Un unicum in grado di trasportare fino a 2500 tonnellate di peso a fronte di una tratta di 4 mila km. La sua realizzazione risale agli anni ’60 e ’70, quando Russia e Stati Uniti si rincorrevano nella corsa allo Spazio. La necessità di trasportare la navicella spaziale Buran al Cosmodromo di Bajkonur, il vasto spazioporto nei deserti del Kazakistan, trascinò la realizzazione del Mriya. E ora gli stessi russi lo hanno “distrutto durante i bombardamenti a Kiev”. Durante la pandemia, il Governo ucraino si era servito dell’aereo anche per l’approvvigionamento di dispositivi medici e farmarci.

Italia e l’UE chiudono lo spazio aereo alla Russia

Palazzo Chigi ha annunciato che l’Italia chiude lo spazio aereo alla Russia. Dopo l’invasione russa in Ucraina, sono sempre di più i Paesi europei che hanno chiuso il loro spazio aereo ai voli russi. La maggioranza lo ha già fatto, in queste ore, ma la misura rientrerà nel terzo pacchetto di misure che Bruxelles mette in campo e che comprende anche l’esclusione selettiva da Swift e il congelamento degli asset in valuta straniera della Banca centrale russa. In un successivo pacchetto, spiega la stessa fonte, l’Ue potrebbe procedere al blocco anche dello spazio marittimo per Mosca.

Putin e Lukashenho pronti a schierare armi atomiche?

La delegazione di Kiev oggi, 28 febbraio, si incontrerà in Bielorussia con quella russa per tentare di aprire una trattativa che metta fine al conflitto. Inizialmente il presidente ucraino Zelensky aveva rifiutato il colloquio in Bielorussia, ma alla fine ha accettato dopo aver ricevuto anche dal presidente bielorusso Lukashenko precise garanzie sulla sicurezza per la delegazione. La tensione resta però altissima. Dopo che Stati Uniti, Canada, Unione Europea, Gran Bretagna e Giappone hanno inasprito le sanzioni contro la Russia, escludendola anche dal sistema swift per le transazioni bancarie, il leader russo Putin ha ordinato la messa in stato di allerta del sistema di deterrenza nucleare, minacciando «conseguenze come non se ne sono mai viste nella storia».

Zelensky: “Sì a negoziati con Mosca ma sono scettico”

L’incontro di stamane per i negoziati tra Mosca e Ucraina si terrà al confine tra Ucraina e Bielorussia. Il luogo prescelto è il punto di controllo Alexandrovka – Vilchha, come dichiarato dal viceministro dell’Interno ucraino Evgeny Yenin alla Cnn. “Alexander Lukashenko si è assunto la responsabilità di garantire che tutti gli aerei, elicotteri e missili di stanza sul territorio bielorusso rimangano a terra durante il viaggio, i colloqui e il ritorno della delegazione ucraina”. Lo ha riferito in un messaggio su Telegram il presidente ucraino Volodymyr Zelensky. “Non credo molto nel risultato dei negoziati, ma lasciate che ci provino. In modo che in seguito nessuno abbia dubbi sul fatto che io non abbia cercato di fermare la guerra quando c’era la possibilità di farlo”, ha aggiunto Zelensky.

Arrivati in Italia i primi pullman di profughi ucraini

Dall’Ucraina sono già fuggiti in 368 mila e il numero continua ad aumentare. Ecco il dato raccolto dall’Alto Commissariato Onu per i Rifugiati (Unhcr) nel quarto giorno dell’offensiva russa nel Paese. Per gran parte sono finiti nei Paesi limitrofi, almeno un terzo in Polonia e oltre 70 mila in Ungheria, ma secondo alcune stime se il conflitto si prolungherà i profughi potrebbero diventare quattro milioni.

Da Nord a Sud: tutti pronti ad accogliere i profughi

Questa mattina a Trieste è arrivato un pullman con targa ucraina con una cinquantina di donne e bambini più due uomini, di cui uno era l’autista, in fuga dalla guerra. Erano tutti diretti a casa di amici o di conoscenti, prevalentemente al nord tra Brescia, Vicenza e Milano ma anche a Roma e in altre località.

Altri 300-440 profughi ucraini sono attesi a Genova dove la comunità ucraina forte di 2000 persone sta contribuendo a organizzare l’accoglienza. In tutta Italia decine di sindaci si sono offerti di fare la loro parte per accogliere i profughi. L’ultimo in ordine di tempo sé stato quello di Puglianello, comune di 1.300 abitanti in provincia di Benevento.

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