Ucraina-Russia, Draghi: “Non si vede de-esclation, pronti a ogni evenienza”

“Ai confini tra Russia e Ucraina “sostanzialmente la situazione è quella di qualche giorno fa. Questi episodi che sembravano annunciare una de-escalation non sembrano essere presi seriamente, dobbiamo rimanere pronti ad ogni eventualità“.

Lo dice il presidente del Consiglio, Mario Draghi, al termine del Consiglio Europeo informale sulla crisi ucraina, a Bruxelles. Ieri sera Draghi ha incontrato a Parigi il presidente Emmanuel Macron per un vertice sull’Africa, in vista del summit Ue-Ua di oggi.

Ucraina-Russia: parla Draghi

Nei confronti della Russia “la strategia deve essere fatta di due elementi – sottolinea il premier – il primo consiste nel riaffermare la nostra unità. E’ forse il fattore che più ha colpito la Russia. Inizialmente ci si poteva aspettare che avremmo preso posizioni diversi. Invece, nel corso di tutti questi mesi, siamo diventati sempre più uniti”.

Con la Russia “occorre mantenere il dialogo il più possibile aperto. Volodymyr Zelensky, in una telefonata che abbiamo avuto ieri, ha chiesto la possibilità di riuscire a parlare con il presidente Vladimir Putin, di vedere se l’Italia avrebbe potuto aiutarlo, su questo fronte” dice Draghi.

“La stessa richiesta – continua – è stata rivolta ad altri attorno al tavolo di oggi. Non sarà facile, ma l’obiettivo è quello: far sì che il presidente Putin e il presidente Zelensky si siedano attorno allo stesso tavolo. Tutti i canali bilaterali, la Nato, l’Osce, il formato Normandia, sono tutti canali di dialogo che vanno utilizzati con la massima determinazione”, sottolinea.

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