Manovra alla prova del Senato: dal superbonus alle bollette

Entra nel vivo questa settimana la legge di bilancio 2022. Con lo sfoltimento degli emendamenti e la riduzione a 600 delle oltre 5000 proposte di modifica di maggioranza, il Senato inizia la corsa per l’approvazione del testo.

La Manovra in Senato

La Camera lo aspetta per il 21 dicembre, sempre se i senatori lo avranno licenziato per allora, visto che è già forte lo scetticismo sulla tempistica e anche per gli emendamenti “segnalati” la tabella di marcia segna ritardi.

Non sarà poi facile trovare un equilibrio in grado di accontentare tutti i partiti della maggioranza. Dal Superbonus alla proroga delle cartelle, dal patent box al cashback fiscale, la combinazione dei veti incrociati sui temi più caldi è potenzialmente infinita. Per questo i capigruppo, assieme ai relatori e al governo, hanno deciso di sedersi ad un tavolo per definire un orientamento comune su cinque macro temi: Superbonus, scuola, reddito di cittadinanza, contrasto del caro bollette e sisma.

La questione delle bollette

Sulle bollette, in particolare, l’esecutivo potrebbe tornare a confrontarsi in settimana, perché è trasversale la pressione dei partiti per stanziare più dei 2,8 miliardi ad oggi previsti. Il ministro Stefano Patuanelli accusa il centrodestra di aver fatto saltare questa possibilità dicendo no al contributo di solidarietà sui redditi oltre 75mila euro proposto da Mario Draghi.

Fi e Lega ribattono che così non è e che comunque contro il caro bollette servono “diversi miliardi”, non i 250 milioni che sarebbero arrivati dal contributo. Il governo ha qualche dubbio sull’idea di rimettere subito mano al dossier, ma la discussione è apertissima. In commissione intanto, in vista dell’inizio delle votazioni, i temi più divisivi restano sempre al centro dell’attenzione.

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