Stati Uniti, approvato il piano da 1.200 miliardi di dollari di Biden

di Francesco Caputi

 

E’ stato approvato dalla Camera dei Rappresentanti statunitense (228 voti a favore e 206 contrari) il piano da 1.200 miliardi di dollari del presidente Joe Biden per le infrastrutture. “Un monumentale passo in avanti come nazione”, ha commentato il presidente americano. Il piano “creerà milioni di posti di lavoro e trasformerà la crisi climatica in un’opportunità”. Dello stesso parere anche Mark Zandi, capo economista di Moody’s Analytics, secondo cui si verificherà una crescita di circa 660.000 posti di lavoro grazie agli investimenti programmati entro il 2025.

Il pacchetto approvato dalla Camera prevede investimenti “in treni passeggeri e merci, strade, ponti, porti, aeroporti e trasporti pubblici – ha spiegato il presidente Biden – Questo renderà più facile e più rapido per le aziende portare le merci sul mercato e ridurrà i colli di bottiglia della catena di approvvigionamento ora e per i decenni a venire. Questo allenterà le pressioni inflazionistiche e abbasserà i costi per le famiglie lavoratrici. Il disegno di legge creerà posti di lavoro sostituendo le tubature dell’acqua in piombo in modo che ogni famiglia possa bere acqua pulita. Renderà internet ad alta velocità accessibile e disponibile ovunque in America. Questa legge ci consentirà di fare passi storici e significativi per affrontare la crisi climatica. Costruiremo la prima rete nazionale di stazioni di ricarica per veicoli elettrici in tutto il paese. Faremo uscire l’America dai margini della produzione di pannelli solari, parchi eolici, batterie e veicoli elettrici per far crescere queste catene di approvvigionamento. Questa legge ci consentirà di ricompensare le aziende che pagano buoni salari e acquistano i loro materiali qui negli Stati Uniti, e potremo esportare questi prodotti e tecnologie nel mondo. Faremo anche investimenti storici nel risanamento ambientale e nella bonifica, e accresceremo la nostra resilienza di fronte alle prossime super tempeste, siccità, incendi e uragani che provocano miliardi di dollari di danni ogni anno”.

Lo stallo fra i moderati e i progressisti

Il piano era già stato approvato dal Senato. L’approvazione della Camera è arrivata dopo mesi di stallo fra l’ala progressista e l’ala moderata del Partito Democratico. L’intesa raggiunta fra le due anime del partito, che ha impedito che le divergenze fra progressisti e moderati affossassero il piano, prevede che il Build Back Better, pacchetto da 1.850 miliardi di dollari fortemente voluto dai progressisti, che contiene misure sull’assistenza sanitaria, l’istruzione, il clima, l’immigrazione e le tasse, venga votato entro la settimana del 15 novembre se l’Ufficio di Bilancio della Camera confermerà le stime di spesa fatte dalla Casa Bianca. I leader Dem speravano che potessero essere approvati entrambi i piani, ma si è deciso di rinviare il voto sul Build Back Better quando l’ala moderata del partito ha chiesto che venisse verificato l’effettivo costo con un panel indipendente.

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