Scontro tra Francia e Regno Unito sui diritti di pesca nella Manica. La Gendarmeria ferma due pescherecci britannici

di Francesco Caputi

 

Si aggrava lo scontro fra Regno Unito e Francia sui diritti di pesca in alcune aree del Canale della Manica. Ieri il governo francese ha annunciato misure di ritorsione, ritenute “ingiustificate” dal Regno Unito, e la Gendarmeria ha costretto due pescherecci britannici ad attraccare al Porto di Le Havre: non avrebbero avuto infatti le autorizzazioni necessarie per pescare nella baia della Senna. Uno dei pescherecci è stato solo multato “per intralcio ai controlli”, l’altro invece rischia anche il sequestro, non avendo una licenza valida.

Fra le misure di ritorsione minacciate dal governo francese la riduzione della fornitura di elettricità all’isola britannica di Jersey, che dipende dalla Francia per l’approvvigionamento energetico, il divieto di sbarchi di prodotti della pesca britannici e controlli doganali, veterinari, di sicurezza in mare per le navi britanniche e per i camion in arrivo o in partenza per il Regno Unito.

Le origini dello scontro

Le ultime vicende rappresentano solo il culmine di una disputa iniziata con la Brexit. Nel 2004, era stata sottoscritta un’intesa tra i pescatori bretoni, normanni e inglesi per la spartizione delle aree di pesca della Manica. Tuttavia, l’intesa è decaduta con l’entrata in vigore dell’accordo post-Brexit, che prevede che i pescatori europei debbano dimostrare di aver pescato prima dell’accordo per poter continuare a lavorare in alcune acque del Regno Unito. Entrambi i governi, però, si dimostrano gelosi delle loro aree di competenza, e il governo britannico si rifiuta di concedere le licenze per pescare in acque britanniche e in prossimità di Jersey. Secondo Londra, “il 98% dei permessi” è stato concesso, ma Parigi risponde che in realtà “soltanto il 90%” dei pescatori francesi ha ottenuto la licenza per pescare. “I britannici hanno soddisfatto 1.913 delle 2.127 domande, quindi il 90 per cento. Tutti quelli lasciati fuori sono francesi, a parte due belgi”, ha affermato il ministro francese del Mare Annick Girardin.

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