Addio a Raffaella Carrà, regina del piccolo schermo

di Grazia Serra

E’ morta Raffaella Carrà. Aveva 78 anni. È stata la regina della tv degli anni ’70 e ’80, un’icona dell’Italia per generazioni di ragazzi ora maturi.

Addio a Raffaella

Cantante, conduttrice, ballerina, il suo successo non ha avuto confini, arrivando in Sud America, in Francia, in Spagna. Da Trieste in giù a programmi come Pronto Raffaella’ e Carramba che Sorpresa’ ha fatto la storia della tv italiana.

“Raffaella ci ha lasciati. E’ andata in un mondo migliore, dove la sua umanità, la sua inconfondibile risata e il suo straordinario talento risplenderanno per sempre”. Con queste parole Sergio Japino ha dato l’annuncio unendosi al dolore dei nipoti Federica e Matteo, di Barbara, Paola e Claudia Boncompagni, degli amici e dei collaboratori più stretti.

Si è spenta alle 16.20 di oggi, lunedì 5 luglio, dopo una malattia che, come ha spiegato Japino “da qualche tempo aveva attaccato quel suo corpo così minuto eppure così pieno di straripante energia. Una forza inarrestabile la sua, che l’ha imposta ai vertici dello star system mondiale, una volontà ferrea che fino all’ultimo non l’ha mai abbandonata, facendo si che nulla trapelasse della sua profonda sofferenza. L’ennesimo gesto d’amore verso il suo pubblico e verso coloro che ne hanno condiviso l’affetto, affinché il suo personale calvario non avesse a turbare il luminoso ricordo di lei”.

L’infanzia e gli esordi

L’infanzia di Raffaella Carrà è legata alla Romagna. Raffaella Maria Roberta Pelloni, nata a Bologna, ha trascorso i primi anni di vita a Bellaria, località balneare passata poi alla provincia di Rimini in cui il padre gestiva un bar e la nonna una gelateria.

Lì ha vissuto fino all’età di 10 anni. Nel 2019 è morta Nadia Masacci, cugina della Carrà, che a Bellaria era titolare di una storica boutique. La notizia, come si legge dalle cronache locali di allora, aveva duramente colpito la conduttrice che era rimasta legata ai ricordi d’infanzia. Nel 2010 Bellaria dedicò alla Carrà il festival “Milleluci” con spettacoli, incontri e una mostra degli abiti indossati dall’artista in alcuni suoi spettacoli.

A soli otto anni lasciò la riviera romagnola per proseguire gli studi direttamente a Roma, prima presso l’Accademia Nazionale di Danza, fondata dalla ballerina russa Jia Ruskaja, poi al Centro sperimentale di cinematografia. La sua carriera cinematografica incominciò molto presto, agli inizi degli anni cinquanta, partecipando come attrice bambina, a otto anni.

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