Napoli: lenzuolata per Ugo Russo, giovane ucciso mentre tentava rapina

Tante lenzuola penzolano da stamattina dai balconi di Napoli, soprattutto nei Quartieri Spagnoli. Non si tratta di classica biancheria stesa ad asciugare al sole un po’ come si vede in fiction e cartoline dedicate al Capoluogo partenopeo però. Le lenzuola, infatti, riportano un messaggio nel quale si chiede “Verità e giustizia” per Ugo Russo, il ragazzo ucciso l’anno scorso nel corso di un tentativo di rapina a un carabiniere fuori servizio.

L’iniziativa

La “lenzuolata” ha interessato diverse zone della città e in particolare, quella dei già citati Quartieri, dove il giovane viveva. L’iniziativa è stata così commentata dal “Comitato Verità e giustizia per Ugo Russo”: La pubblicazione sui giornali di alcune anticipazioni sull’inchiesta sull’omicidio del quindicenne Ugo Russo ha avuto un forte impatto emotivo tra i cittadini che fanno parte dei gruppi social del ed è nata spontaneamente la proposta della lenzuolata per dire ancora una volta che dopo oltre un anno in cui neanche i risultati dell’autopsia sono pubblici è giunto il momento di conoscere la verità”.

In seguito alla sua morte, sempre nella zona dei Quartieri Spagnoli per Ugo era anche stato dipinto un murales. A proposito di quest’iniziativa, di recente era però stato rimosso, sempre nel cuore del centro di Napoli, un altro murales, ancora una volta dedicato a un giovane che era stato ucciso mentre tentava una rapina, ovvero Luigi Caiafa, morto a 17 anni.

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Le iniziative del Prefetto di Napoli in merito a murales e altarini abusivi

Inoltre, anche nella giornata del 22 marzo a Napoli si era proseguita l’opera di rimozione di murales e altarini abusivi. Secondo quanto rende noto la Prefettura di Napoli, l’amministrazione comunale, assistita dalle Forze dell’ordine, ha provveduto alla rimozione di due manufatti abusivi: un murales sito in Via Ianfolla nel quartiere di Piscinola, che commemora Vincenzo Di Napoli, affiliato al clan Lo Russo, ucciso il 9 dicembre 2015 in un agguato di camorra, e un “altarino” sito nel quartiere S. Ferdinando, in area dei Quartieri Spagnoli di interesse archeologico, che ricorda Gennaro Verrano ucciso il 30 novembre 2017 durante una lite.

Rispetto a quest’iniziativa, una nota del Comune di Napoli aveva sottolineato che: “Si prosegue quindi su quanto programmato nella riunione del Comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica dell’area metropolitana dello scorso 4 marzo, con il Prefetto di Napoli, Marco Valentini, i vertici territoriali delle Forze dell’Ordine, della Procura della Repubblica presso il Tribunale e della Procura generale presso la Corte d’Appello, e in relazione a quanto definito a livello operativo nel successivo tavolo tecnico di coordinamento tenuto in Questura alla presenza di personale della Polizia di Stato, dell’Arma dei Carabinieri, della Guardia di Finanza e della Polizia Municipale”.

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