Attentato a Vienna: 4 civili morti e 22 feriti, ucciso il terrorista. Il ministro dell’Interno austriaco: “Attentatore simpatizzante dell’ISIS”

di Francesco Caputi

 

4 civili sono stati uccisi nell’attentato di ieri sera a Vienna, durante il quale un terrorista armato di fucili d’assalto ha preso di mira i passanti nel centro di Vienna, vicino ad una sinagoga. L’attentatore è stato abbattuto dalle forze speciali. La TV austriaca Orf ha detto che il terrorista ucciso “aveva una cintura esplosiva”, ma, secondo la polizia, era falsa. Durante l’attacco sono state ferite anche 22 persone, di cui 6 sono in condizioni gravi.

Inizialmente le autorità austriache parlavano di un commando di quattro attentatori, ma, durante le indagini, ha iniziato a farsi strada l’ipotesi che il terrorista abbia agito da solo. Si pensa tuttavia anche ad una rete di complici che avrebbero potuto aiutare l’attentatore. Sono state infatti arrestate 3 persone, di cui uno sospettato di estremismo islamico, e 14 fermi temporanei.

Il terrorista era un “simpatizzante dello Stato Islamico”

L’attentatore, Fejzulai Kujtim, 20 anni, aveva la doppia cittadinanza austriaca e della Macedonia del Nord, suo Paese d’origine. Già noto ai servizi di sicurezza austriaci per aver cercato, insieme ad altri 90 estremisti islamici, di recarsi in Siria per combattere per l’ISIS, era stato condannato a 22 mesi di carcere ad aprile 2019 con l’accusa di far parte di un’organizzazione terroristica, ed era stato rilasciato il 5 dicembre 2019. Rientrava infatti in un regime privilegiato previsto dalla legge a tutela dei giovani. Un errore gravissimo da parte della giustizia austriaca, errore che ha costato la vita a 4 persone, e che infatti è stato duramente criticato dal ministro dell’Interno Nehammer, secondo il quale è necessaria “una valutazione e un’ottimizzazione del sistema”.

“Stato di massima allerta” a Vienna

La capitale austriaca resta “in Stato di massima allerta”. Le scuole sono chiuse e la comunità ebraica ha deciso la serrata di tutte le sue istituzioni e istituti. Sul posto un migliaio di agenti delle forze dell’ordine, mentre 75 soldati dell’esercito federale sono stati inviati per difendere gli obiettivi sensibili della città. Al lavoro un team di 35 investigatori.

In Italia convocato comitato di sicurezza

Il ministro dell’Interno italiano Luciana Lamorgese ha convocato alle 13:00 il Comitato nazionale per l’ordine pubblico e la sicurezza per fare il punto della situazione in Europa e verificare lo stato di sicurezza in Italia. Al termine della riunione del Comitato, il Viminale ha stabilito “l’intensificazione dei controlli ai valichi di frontiera, anche con l’impiego dei militari dell’Esercito”.

Le reazioni

Tra i primi a mostrare solidarietà all’Austria vi è stato il presidente francese Emmanuel Macron, in quest’ultimo periodo in aspro contrasto con il fondamentalismo islamico e con il presidente turco Erdogan. “Noi francesi condividiamo lo choc e il dolore del popolo austriaco colpito stasera da un attentato nel cuore della sua capitale, Vienna. Dopo la Francia, è un Paese amico ad essere attaccato. È la nostra Europa. I nostri nemici devono sapere con chi hanno a che fare. Non ci arrenderemo”, ha scritto Macron su Twitter.

“I tedeschi sono al fianco degli amici austriaci con partecipazione e solidarietà”, scrive Angela Merkel su Twitter. “Il terrorismo islamico è un nostro comune nemico. La lotta contro questi delitti e contro questi attentati è la nostra lotta comune”, ha aggiunto.

Solidarietà anche dall’Italia. “Ferma condanna dell’attentato che questa sera ha colpito la città di Vienna. Non c’è spazio per l’odio e la violenza nella nostra casa comune europea. Vicinanza al popolo austriaco, ai familiari delle vittime e ai feriti”. Così su Twitter il presidente del Consiglio Giuseppe Conte.

L’attentato a Vienna è stato commentato anche dalla presidente della Comissione europea Ursula von Der Leyen. “Sono scioccata e rattristata dall’attentato brutale che si è verificato a Vienna” ha scritto la presidente su Twitter. “I miei pensieri vanno alle famiglie delle vittime e al popolo austriaco. L’Europa è pienamente solidale con l’Austria; siamo più forti dell’odio e del terrore”, ha aggiunto.

Papa Francesco ha scritto un tweet nel quale esprime “dolore e sgomento per l’attacco terroristico a Vienna e prego per le vittime e i loro familiari. Basta con la violenza! Costruiamo insieme pace e fraternità. Solo l’amore spegne l’odio”.

Stamattina è intervenuto anche il cancelliere austriaco Sebastian Kurz, il quale ha confermato la matrice islamista dell’attentato. “Dobbiamo essere consapevoli che non siamo davanti a uno scontro tra cristiani e musulmani o tra austriaci e migranti. No, questo è uno scontro tra i tanti che credono nella pace e quelli che vogliono la guerra. È una lotta tra civiltà e barbarie e noi combatteremo questa lotta con tutta la nostra determinazione”, ha detto il cancelliere.

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