Coronavirus, Stati Uniti. Oltre 62mila casi. Trump: “Fauci allarmista”

di Francesco Caputi

 

Continuano a crescere negli Stati Uniti i casi di coronavirus, in particolare negli Stati del sud, che si sono dimostrati fino ad ora poco intenzionati ad approvare misure di restrizione e l’obbligo dell’uso della mascherina. Tra gli Stati più colpiti vi sono Florida, Texas e Arizona. Situazione grave anche in California, dove il governatore ha deciso che in 33 delle 58 contee dello Stato non riapriranno le scuole in autunno. La situazione è particolarmente grave, tanto che gli ospedali, nell’ultimo periodo, hanno avvertito che non riescono ad accettare nuovi pazienti.

A rendere la situazione più difficile è la politicizzazione dell’uso obbligatorio delle mascherine, fortemente osteggiato da Trump e dai Repubblicani, e, al contrario, consigliato dal dott. Anthony Fauci. Secondo Trump, Fauci è “un po’ allarmista” e gli Stati Uniti avrebbero uno dei tassi di mortalità “più bassi al mondo”. La società americana è ormai estremamente polarizzata, e sembra che per qualsiasi argomento, persino per quelli legati alla salute, ci si divida in pro o contro Trump, Repubblicani e Democratici, indipendentemente dai veri pericoli legati alla pandemia, che, anzi, viene negata soprattutto da alcuni sostenitori estremisti e complottisti di Trump. Le teorie del complotto sulla pandemia si stanno oramai diffondendo sempre di più attraverso i social e sono spesso diffuse da gruppi dell’estrema destra e da suprematisti bianchi che contestano gli ordini dei governatori non solo democratici ma anche repubblicani a chiudere gli Stati e ad applicare misure di sicurezza. “Live free or die”, “Open now”, “Liberate USA”: sono questi alcuni degli slogan usati dai complottisti americani. Non solo, ad aggravare tutto vi è anche il rifiuto da parte dell’amministrazione Trump di fornire miliardi di dollari per finanziare i test del coronavirus e sostenere le agenzie sanitarie federali. Secondo il New York Times e il Washington Post, era stato proposto all’amministrazione di fornire 5,5 miliardi di dollari al Dipartimento di Stato e 20 miliardi al Pentagono. Questi soldi sarebbero serviti per contrastare l’epidemia e aumentare la possibilità di distribuire il vaccino in patria e all’estero. Tuttavia, nel fine settimana, i finanziamenti per i test, per le principali agenzie sanitarie del Paese e i fondi del Pentagono sono stati annullati dai funzionari dell’amministrazione.

Trump, nonostante la sua ostilità ai consigli di Anthony Fauci, ha però deciso di annullare i suoi mega-comizi. I raduni verranno ora tenuti in teleconferenza. “Voglio stare con voi, e questo sistema sostituirà i comizi che tanto amiamo”, ha detto Trump. “Li chiameremo “Trump Rallies e avremo lo stesso un sacco di gente online a seguirci”.

Nelle ultime 24 ore, negli Stati Uniti si sono registrati 62.398 casi, per un totale di 3,7 milioni. I decessi in un giorno sono stati invece 775, per un totale di 140mila.

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