Una vita sempre al limite ma comunque al massimo: Alex Zanardi è in coma farmacologico in seguito all’incidente di ieri. Il neurochirurgo: “Le condizioni al momento permettono di curarlo, pur rimanendo la situazione grave ed incerta.”

a cura di Marisa Russo

Erano passate da poco le 17 di ieri quando, su un tratto di leggera discesa, a una velocità tra i 45 e i 50 chilometri all’ora, il fuoriclasse paralimpico (che partecipava a una staffetta di beneficenza da lui stesso promossa) ha spinto al limite la sua handbike all’entrata di una curva.

Zanardi ha perso il controllo del mezzo che si è capovolto due volte e l’ha proiettato contro un grosso furgone che veniva in senso opposto. «Il casco è saltato — ha spiegato Mario Valentini, commissario tecnico della Nazionale di paraciclismo che seguiva Zanardi in furgone — e Alex ha agganciato il predellino del furgone battendo la testa: purtroppo ha commesso un’imprudenza». Il conducente del camion — risultato negativo all’alcol test — è stato iscritto al registro degli indagati: «Un atto dovuto» ha detto oggi il procuratore capo Salvatore Vitello.

Alex Zanardi aveva già guardato la morte in faccia 19 anni fa, su un circuito tedesco, ma non si è lasciato spaventare: dopo esserle sfuggito, è ripartito con ancora più entusiasmo e voglia di vivere, di non lasciarsi abbattere.

Doti che negli anni successivi lo hanno aiutato prima a tornare in pista, poi a scoprire la passione per il paraciclismo, fino a vincere quattro ori olimpici tra Londra 2012 e Rio 2016, oltre a otto mondiali su strada. E ancora i libri autobiografici e divulgativi, le conduzioni televisive in Rai. Particolarmente apprezzata quella del programma ‘Sfidè.
Bolognese, 53 anni, Zanardi è nato con la passione per la velocità e le corse in auto. Nemmeno la morte della sorella maggiore in un incidente stradale, nel 1979, lo aveva fatto desistere. Il 15 settembre 2001, sulla pista del Lausitzring, l’incidente che avrebbe distrutto chiunque con meno vitalità della sua.

Alex riporta l’amputazione traumatica di entrambe le gambe. Rischia di morire dissanguato, ma non perde mai conoscenza. In qualche modo riescono a portarlo vivo in ospedale, a Berlino. Seguiranno mesi di sofferenza scandita dalle operazioni, il lento recupero, il riscatto, il ritorno.

Il 2 giugno Zanardi aveva condotto, su Rai 1, in occasione della Festa della Repubblica, ‘Storie tricolori-Non mollare maì. Un titolo perfetto per il suo passato, e allo stesso tempo profetico.

Sono in corso gli interrogatori degli organizzatori della staffetta Obiettivo tricolore durante la quale è avvenuto il grave incidente a Pienza (Siena) in cui è rimasto coinvolto Alex Zanardi. Gli interrogatori si stanno svolgendo nella caserma del comando provinciale dei carabinieri di Siena. Secondo quanto appreso al centro delle indagini ci sarebbero anche i permessi per lo svolgimento dell’iniziativa, organizzata dalla società sportiva Obiettivo 3 di cui Zanardi è fondatore.

Alex Zanardi è tenuto in coma farmacologico nel reparto di terapia intensiva dell’ospedale di Siena dopo l’intervento neurochirurgico di ieri sera che è “riuscito, che è andato come doveva andare”, ma le “condizioni iniziali erano molto gravi”. Lo ha detto il neurochirurgo Giuseppe Oliveri, direttore della Neurochirurgia delle Scotte, che ha effettuato l’intervento.
Zanardi, aggiunge Oliveri, “è arrivato con un trauma cranico facciale importante, aveva due ossa frontali fratturate con affondamento delle stesse più quello che chiamiamo ‘fracasso facciale’, cioè tutte le ossa della faccia rotte. E’ stato operato per rattoppare la situazione e al momento” le condizioni “permettono di curarlo”. “Tutti i numeri sono buoni – sottolinea Oliveri -, ovviamente neurologicamente in questo momento non è valutabile pur rimanendo la situazione tanto grave”.
A Zanardi è stata fatta una Tac dopo l’intervento ma “adesso non ne facciamo, ha un cateterino per la misurazione della pressione intracranica che ci tiene informati”. In futuro “dovranno intervenire poi i colleghi chirurghi maxillo-facciali”, conclude Oliveri.

“Purtroppo il quadro neurologico” di Alex Zanardi “è molto grave”. Lo ha sottolineato il professor Sabino Scolletta, direttore del Dipartimento di Emergenza Urgenza dell’ospedale di Siena dopo aver aggiornato i cronisti col bollettino medico delle 12.30. “Le condizioni stabili sono sicuramente un buon segno da un punto di vista diagnostico mentre il quadro neurologico è incerto”, ha aggiunto Scolletta, aggiungendo che Zanardi e’ in coma farmacologico, e si valutera’ tra lunedi’ e martedi’ se i miglioramenti consentono un’uscita da questa condizione. La stabilità” delle condizioni cliniche “del paziente attualmente esclude questa ipotesi”: così Sabino Scolletta, direttore del Dipartimento emergenza urgenza dell’ospedale di Siena, rispondendo ai giornalisti che gli chiedevano se Alex Zanardi sia in pericolo di vita. “Le condizioni sono stabili – ha detto – e di questo siamo soddisfatti, ma il danno neurologico è grave e incerto, e potrebbero essere possibili un’instabilita’ e un peggioramento. Ma al momento la situazione e’ stabile e questo esclude questa ipotesi” 

Intanto è stato iscritto nel registro degli indagati per lesioni gravissime il conducente del camion contro il quale ieri a Pienza (Siena) è andato a scontrarsi in handbike Alex Zanardi. “E’ un atto dovuto” ha detto oggi il procuratore capo Salvatore Vitello, con riferimento agli accertamenti che sono in corso sulla dinamica dell’incidente. Per ricostruire quanto accaduto lungo la statale che da Pienza porta a Montalcino, dove all’altezza di una curva c’è stato lo scontro, i carabinieri, oltre a sequestrare i mezzi coinvolti, hanno acquisito un video amatoriale che potrebbe rivelarsi utile. Accertamenti anche sull’organizzazione dell’evento a cui stava partecipando Zanardi, una tappa della staffetta Obiettivo tricolore, in particolare sui permessi relativi alla sicurezza.

Grande risalto sui media internazionali per lo spaventoso incidente di Alex Zanardi. L’edizione online del giornale spagnolo Marca racconta il dramma del campione italiano, soffermandosi sul suo impegno per affrontare la disabilità. “Il mondo dello sport è scioccato dalle notizie e segue ogni dettaglio dell’incidente e dello stato di Zanardi con trepidazione” scrive Marca. Il Mundo Deportivo parla dell’ex pilota di Formula 1 come di un’icona da quando ha subito un grave incidente nel 2001 in una gara in Germania che gli costò l’amputazione di entrambe le gambe. Da allora si è sempre distinto per il suo spirito di miglioramento, la sua lotta e il suo positivismo. Il giornale spagnolo ricorda che ha vinto quattro medaglie paralimpiche su handbike, oltre a continuare a competere come pilota professionista con una ruota adattata. Largo spazio anche sull’edizione online della Bbc che riporta un pensiero dell’ex campione del mondo di Formula 1 Mario Andretti: “Sono così ansioso e spaventato per Alex Zanardi che trattengo il respiro. Sono il suo fan. Sono suo amico”. Di ‘incidente horror’ scrive in primo piano l’edizione online del quotidiano tedesco Bild, corredando di foto e particolari la drammatica vicenda.

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