Bonus vacanze 2020. Ecco cosa prevede e come si richiede

di Francesco Caputi

 

Il turismo, quest’anno, è stato sicuramente uno dei settori che ha più sofferto a causa della pandemia di coronavirus. Ecco perché il governo, nel decreto Rilancio, ha inserito il bonus vacanze.

Cos’è il bonus vacanze e chi può richiederlo

Il bonus vacanze è un contributo fino a 500 euro che gli italiani potranno spendere entro il 2020 in strutture ricettive italiane (alberghi, agriturismi, campeggi e bed & breakfast). Al bonus vacanze possono accedere le famiglie con un reddito Isee fino a 40mila euro. Il contributo è di 500 euro per le famiglie composte da 3 o più soggetti, di 300 euro per le famiglie composte da due soggetti e 150 euro per le famiglie mononucleari. Il bonus potrà essere speso dal 1 luglio fino al 31 dicembre 2020. Le spese tuttavia devono essere relative a una sola impresa turistico-ricettiva.

Come richiedere il bonus vacanze

Il bonus, per l’80%, sarà sotto forma di sconto sul corrispettivo dovuto alla struttura, mentre il 20% andrà come detrazione dall’imposta sul reddito. Fra gli albergatori, per questo motivo, non tutti hanno accolto bene il nuovo bonus contenuto nel decreto Rilancio (lo sconto non viene subito rimborsato dallo Stato). Anche Salvini si è espresso sulla questione: “Alcuni imprenditori del settore Turismo ci segnalano che, stando alle bozze, il 90% del bonus vacanze andrebbe anticipato dall’albergatore, a cui poi spetterebbe un rimborso della quota tramite credito d’imposta. Così vale quello che vale”, ha detto il leader della Lega, facendosi portavoce delle lamentele degli albergatori.

No a pagamenti con piattaforme online

Non si possono effettuare pagamenti attraverso piattaforme online. Il bonus deve essere speso “senza l’ausilio, l’intervento o l’intermediazione di soggetti che gestiscono piattaforme o portali telematici diversi da agenzie di viaggio e tour operator”.

Non solo gli albergatori, proteste anche da Booking.com e Airbnb

Per questa impossibilità di effettuare pagamenti con piattaforme digitali, i maggiori portali online hanno manifestato il loro dissenso verso il bonus vacanze. Alberto Yates, country manager per l’Italia di Booking.com, ha affermato, in audizione in commissione Industria al Senato, che nel dl Rilancio ci sono interventi “significativi e positivi per il turismo, primo tra tutti il bonus vacanza ma siamo dispiaciuti nel notare che vengono discriminate le persone che prenotano e pagano immediatamente sui portali telematici”.

Proteste anche da Airbnb. Il bonus vacanze “pare escludere l’utilizzo delle piattaforme digitali per il pagamento e quindi per beneficiare di questa misura. Esprimiamo il nostro dissenso a riguardo”, ha detto il country manager di Airbnb, Italy and South East Europe Giacomo Trovato. “La distribuzione di voucher vacanza alle famiglie da utilizzare in tutte le strutture ricettive ed alloggi ad uso turistico sarebbe una misura più semplice”, ha aggiunto.

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