Coronavirus, in fuga dalle zone rosse verso il Sud. De Luca: “obbligo di isolamento domiciliare”. De Magistris: “insieme supereremo questa guerra”

E’ arrivato con oltre 4 ore di ritardo l’Intercity partito da Milano ieri sera alle 21.34 e il cui arrivo era previsto a Napoli alle 9,36.

Il ritardo è dovuto ai controlli effettuati sul convoglio in attuazione dell’ordinanza del presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, che stabilisce “l’isolamento domiciliare per chi arriva dalle zone interessate dal decreto”.

Inoltre sul convoglio, preso d’assalto ieri sera alla stazione di Milano, molti passeggeri erano sprovvisti di biglietto per la fretta di salire sui vagoni. Tantissime persone – secondo quanto riferito da fonti Polfer a Caserta – sono salite ieri sera da Milano sul treno per tornare al Sud, molti senza biglietto.

Il convoglio è stato fatto fermare due volte nel Casertano, perché la Polizia Ferroviaria doveva identificare tutti i viaggiatori prima dell’arrivo alla stazione di Napoli Centrale, essendo stata anche emanata dal governatore De Luca l’ordinanza che obbliga chi arriva dalle zone rosse a mettersi in quarantena.

Vincenzo De Luca: “No ai contatti sociali per chi proviene dalla zona rossa.”

Obbligo di isolamento domiciliare per le persone rientrate in Campania dalla zona rossa definita nel decreto del Presidente del Consiglio. Lo prevede un’ordinanza firmata dal presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca.

Dovranno “mantenere lo stato di isolamento fiduciario per 14 giorni dall’arrivo con divieto di contatti sociali”. Ed osservare “il divieto di spostamenti e viaggi”, rimanendo raggiungibili “per ogni eventuale attività di sorveglianza”.


Luigi De Magistris: “insieme supereremo questa guerra.”

“Abbiamo letto stanotte il nuovo decreto del presidente del consiglio dei ministri riguardo l’emergenza coronavirus, che applicheremo scrupolosamente per quanto di nostra competenza, condividendone anche spirito e finalità. Purtroppo, l’improvvida uscita nella giornata di ieri di bozze non ufficiali del decreto, annunci prima che il decreto fosse efficace, non aver previsto immediate misure di polizia per rendere effettive le rigide prescrizioni, ha prodotto un’oggettiva spinta all’esodo, dalle zone rosse, verso sud con macchine, treni, autobus e aerei.

Se l’obiettivo era, giustamente, quello di ridurre drasticamente i rischi di contagio, gli effetti purtroppo sono stati ben altri.

Nelle zone rosse si doveva – e si deve – subito prevedere che le persone si muovano solo nei limiti stabiliti dal decreto: comprovate esigenze lavorative o situazioni di necessità, ovvero spostamenti per motivi di salute. Il controllo rigido va fatto a monte. Spetta allo Stato, attraverso i Prefetti, far rispettare i divieti, sanzionati penalmente.

Stamattina ho sentito Prefetto e Questore chiedendo, comunque, che anche in città siano predisposte tutte le attività tese ad impedire l’elusione del decreto a tutela della salute della nostra comunità. Sono sospese, anche, le attività di pub, scuole da ballo, sale giochi, scommesse e bingo, discoteche e locali assimilati.

Bar e ristoranti possono svolgere attività a determinate condizioni di sicurezza, come indicate nel decreto, ma non sono consentiti assembramenti nelle adiacenze dei locali (cd. movida).

Alle forze di polizia spetta applicare il decreto ed attuare chiusure dei locali in caso di violazioni. Voglio esprimere, con il cuore, la solidarietà, da italiano e da uomo del sud, a tutti gli abitanti che si trovano nella zona rossa.

Insieme supereremo questa guerra.

Ci vuole oggi senso di responsabilità da parte di ognuno, a garanzia della propria salute e di quella degli altri. Come amministrazione comunale e metropolitana siamo stati tra i primi a prevedere il lavoro da casa che implementeremo nei prossimi giorni, laddove previsto e possibile. Alcuni lavori, ovviamente, non si possono fare in casa e, quindi, bando ai furbetti. Ringrazio, invece, tutte le lavoratrici ed i lavoratori che continueranno a svolgere, con competenza, professionalità, coraggio, passione e umanità il lavoro di ogni giorno. I servizi necessari per la vita della comunità non possono fermarsi.

Siete indispensabili per consentire la prosecuzione della vita ordinaria, pur in condizioni di emergenza. È una guerra che sono sicuro vinceremo anche grazie allo spirito di compattezza e solidarietà che questa città sa mettere in campo nei momenti difficili. Un ringraziamento profondo ai medici, infermieri, farmacisti, personale sanitario tutto, che stanno svolgendo un lavoro senza precedenti, con grandissima professionalità, competenza, abnegazione e umanità.

Visto che oggi è otto marzo, un pensiero in particolare alle donne in prima linea in lotta contro il virus. Con senso di responsabilità atteniamoci alle prescrizioni riducendo i rischi del contagio. Così si vince la guerra al virus, senza panico, con la forza, il coraggio e la fratellanza.”

Lo scrive su Facebook il Sindaco di Napoli Luigi de Magistris

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