Aereo abbattuto in Iran, le indagini

di Francesco Caputi

E’ dell’8 gennaio la notizia di un aereo precipitato in Iran, proprio alcune ore dopo il lancio di missili iraniano contro la base americana. Si sospetta un lancio missilistico iraniano partito per errore, ma ecco cosa si sa per il momento

E’ ancora avvolta dal mistero la vicenda dell’aereo caduto in Iran proprio alcune ore dopo il lancio di missili iraniano contro la base americana Ayn al Asad. L’Iran nega ogni coinvolgimento e afferma che le cause sono da ricercarsi in un guasto dell’aereo. Una versione che tuttavia non convince i governi di Stati Uniti, Canada e Regno Unito, che sostengono di avere informazioni di intelligence che confermerebbero l’ipotesi del lancio missilistico. Dello stesso parere è anche il New York Times, che ha pubblicato un video diffuso online il 9 gennaio su Telegram. Il giornale statunitense ha contattato l’autore del video e ne ha confermato l’autenticità. Il filmato mostra un oggetto volare ad alta velocità, per poi esplodere e far cambiare rapidamente direzione a quello che sembrerebbe un aereo in fiamme, il quale sembra dirigersi verso il sito dello schianto. Online circolano anche alcune foto (tuttavia non ancora verificate) che mostrerebbero parti del missile che avrebbe abbattuto l’aereo. Gli Stati Uniti affermano inoltre che i loro satelliti avrebbero rilevato l’attivazione di una batteria anti-aerea poco prima dello schianto e, subito dopo, un lancio di missili iraniani.

Il governo iraniano nega ogni responsabilità. “Quello che posso dirvi è che l’aereo non è stato colpito da un missile.” ha dichiarato Ali Abedzabeh, capo dell’Ente iraniano per l’Aviazione civile, durante una conferenza stampa. L’Iran, attualmente, ha deciso di non consegnare le scatole nere dell’aereo alla Boeing, azienda alla quale apparteneva il mezzo, facendo così salire i sospetti su possibili responsabilità iraniane. Abedzabeh ha tuttavia giustificato la decisione del governo dicendo che “in condizioni normali” l’Iran “è in grado di analizzare i dati delle scatole nere. Ma poiché l’aereo è stato danneggiato è molto difficile estrarre direttamente i dati, servono hardware e software speciali. Nel Paese li abbiamo.” Ali Rabiei, il portavoce del governo di Teheran, ha chiesto agli USA di attendere i risultati dell’inchiesta e ha definito “un’operazione di guerra psicologica del governo degli Stati Uniti” la tesi del lancio missilistico iraniano. Rabiei ha inoltre invitato gli esperti della Boeing a partecipare alle indagini. Attualmente, in Iran è presente una delegazione di esperti ucraini. L’Ucraina si mantiene ancora cauta nei giudizi, ma non esclude l’atto terroristico.

Le prime reazioni dei leader mondiali

Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump, usando toni molto diversi da quelli infuocati utilizzati contro l’Iran all’indomani dell’uccisione di Soleimani, afferma di credere che “qualcuno d’altra parte potrebbe aver fatto un errore” e che “l’Iran abbia per errore abbattuto l’aereo ucraino.” Dello stesso parere è il premier canadese Justin Trudeau il quale ha detto di avere “informazioni d’intelligence da diverse fonti. Le prove indicano che l’aereo è stato abbattuto da un missile iraniano terra-aria. I Canadesi hanno domande e meritano risposte (fra le vittime dello schianto vi sono 63 cittadini canadesi, NdR)”. Gli fa eco il primo ministro britannico Boris Johnson:” C’è una quantità di informazioni secondo cui il volo è stato abbattuto da un missile terra-aria iraniano. Questo potrebbe essere stato involontario.”

Le indagini sono ancora in corso, ma molti sono gli elementi che farebbero propendere per la tesi del missile: dalla coincidenza delle attuali tensioni fra Iran e USA, al video che sembrerebbe mostrare il momento dell’esplosione, al rilevamento dei satelliti americani dell’attivazione di una batteria anti-aerea iraniana proprio poco tempo prima dello schianto.

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