Stupro in stazione Circumvesuviana.Scarcerato il terzo. Le motivazioni del Riesame

Il Tribunale del Riesame di Napoli ha disposto la scarcerazione di Raffaele Borrelli, il terzo dei giovani coinvolti nel presunto stupro della 24enne di Portici (Napoli) nel vano ascensore della stazione della Circumvesuviana di San Giorgio a Cremano del quale sono accusati anche Alessandro Sbrescia, difeso dall’avvocato Eduardo Izzo,  e Antonio Cozzolino, anche loro scarcerati dal Riesame nelle scorse settimane.

La fase della violenza non è documentata dai video: è, secondo quanto si è appreso, uno degli elementi alla base della decisione dei giudici del Riesame di Napoli che hanno annullato la misura cautelare degli arresti in carcere emessa dal gip nei confronti dei tre fermati dopo la denuncia di stupro da parte di una 24enne, che ha accusato i tre di averla violentata nel vano ascensore di una stazione della Circumvesuviana. I giudici in generale avrebbero ritenuto “poco circostanziata” la ricostruzione dei fatti fornita dalla giovane donna, e nelle motivazioni ricordano che i video presentati dagli inquirenti riguardano le fasi antecedenti e subito successive alle presunte violenze.

LE MOTIVAZIONI DEL TRIBUNALE DEL RIESAME

Per il Tribunale del Riesame assumono rilevanza “fondamentale le immagini dei sistemi di videosorveglianza dove si coglie una connotata ed esteriore tranquillita’”. Anche quando i tre ricompaiono, una volta fuori dell’ascensore, “due indagati escono insieme alla ragazza perfettamente ricomposta nel vestiario, con il cellulare in mano e la borsa a tracolla in condizioni di apparente tranquillita’”.

Sono queste le motivazioni sulle tre scarcerazioni assunte dai collegi composti dai giudici Antonio Pepe, Vito Purcaro, Maria Vittoria Foschini e Sabrina Calabrese.

A minare la credibilita’ del racconto della ragazza, per i giudici del Riesame, “assumono fondamentale rilevanza” le videoriprese delle telecamere della Circumvesuviana. Quel pomeriggio insomma, stando alle motivazioni del collegio, nella fase terminale del presunto stupro, i magistrati visionano le immagini e colgono una situazione “connotata da esteriore tranquillita’”.

DISCORDANZE

Gli stessi atti e gli stessi documenti al vaglio della Procura, del Gip (che ha deciso per la carcerazione dei 3) e del Riesame (che li ha rimessi in libertà) vedono posizioni diverse. I giudici del Riesame si sarebebro basati sul video e sul diario clinico della ragazza. I video invece per la Procura e per la Difesa della ragazza, rappresentata dall’avvocato Maurizio Capozzo, non sarebbero indicativi ai fini della violenza perchè si vedrebbe il prima e il dopo ma non il momento della presunta violenza denunciata dalla ragazza. Sugli esami clinici , per i giudici del Riesame non sarebbe “attendibile” il referto degli psicologi del centro Dafne che hanno dichiarato di aver visitato la ragazza e che avrebbe subito violenza sessuale. Il fatto che sia stata giudicata in una unica visita per il Riesame non avrebbe attendibilità. Di certo dalle motivazioni emerge comunque il profile della ragazza, molto fragile e con problemi psicologici. La Procura potrebbe presentare ricorso in Cassazione.

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