“Il sabato delle idee” al Suor Orsola per parlare di teatro

“Il Sabato delle Idee” è un’iniziativa nata nel gennaio 2009, ideata e promossa dalla Fondazione SDN e dall’Università Suor Orsola Benincasa di Napoli, con l’obiettivo di far sorgere a Napoli nuovi spazi di discussione e di risvegliare le capacità critiche e propositive della società civile.

Partendo da Napoli “Il Sabato delle Idee” si è prefissato l’obiettivo di lanciare nuove idee per la crescita culturale, sociale, economica e politica cittadina e nazionale.
Al fianco della Fondazione SDN, dell’Università Suor Orsola Benincasa e si sono unite, infatti, altre grandi istituzioni culturali della città: l’Università degli Studi di Napoli Federico II, l’Istituto Italiano per gli Studi Storici, la Fondazione Idis di Città della Scienza, il Conservatorio di Musica di San Pietro a Majella, l’Istituto Italiano per gli Studi Filosofici, l’Accademia di Belle Arti di Napoli, la Fondazione Ordine degli Ingegneri di Napoli, la Fondazione Castel Capuano e la Fondazione Salvatore.

‘’Il teatro resiste come un divino anacronismo’’. Sarà forse questo superbo e ambiguo aforisma wellesiano a ispirare le riflessioni di critici, registi e manager di settore, protagonisti del secondo appuntamento primaverile con il ‘Sabato delle Idee’, incontro che punta ad indagare a fondo su questa antichissima arte, partendo dagli affanni dell’oggi e scrutando, per quanto possibile, gli orizzonti di un domani dai lineamenti ancora incerti, ma molto promettenti. Una sopravvivenza, quella del teatro, da molti data per scontata, da altri solo auspicata, da altri intravista malinconicamente in vesti meno ‘nobili’. Interrogativi, dubbi, timori, che riguardano l’intera umanità, accompagnata, scossa, ispirata per millenni da quest’arte catartica per eccellenza, ma anche ‘politica’ e ‘civilizzatrice’. Un’arte capace, si spera, di regalare all’uomo del futuro quel senso vero di ‘socialità’ che l’avvento dei “social” di massa sembra in grado di ridimensionare pericolosamente. Un’arte chiamata a sopravvivere perché, in fondo, Napoli a parte, ‘’la terra è un teatro, ma ha un repertorio deludente’’.

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