Camorra: sequestrati beni per 6 milioni di euro ad un imprenditore legato al clan Belforte (GUARDA IL VIDEO)

Beni per 6 milioni di euro sono stati sequestrati dalla Direzione investigativa antimafia di Napoli ad Angelo Pontillo, imprenditore casertano nel settore della produzione e trasporto del calcestruzzo, considerato vicino al clan camorristico dei Belforte di Marcianise. Sotto sequestro sono finiti i beni nella diretta disponibilità dell’imprenditore e dei suoi familiari: quote di partecipazione a due imprese con sede in Caserta, operanti nel settore immobiliare; 37 immobili in diversi comuni del casertano e 7 rapporti finanziari. La misura di prevenzione è stata emessa dal tribunale di Santa Maria Capua Vetere, su proposta dalla Procura di Napoli, secondo la quale, attraverso la Cocem, azienda produttrice di calcestruzzo, Pontillo avrebbe favorito il clan Belforte, ed era a sua volta favorito rispetto alla concorrenza. Come raccontato da alcuni collaboratori di giustizia, l’imprenditore segnalava i cantieri che venivano aperti sul territorio in modo da consentire l’attività estorsiva, provvedeva direttamente al ritiro delle somme estorte agli imprenditori del settore e organizzava incontri tra imprenditori estorti ed appartenenti alla cosca finalizzati al pagamento del pizzo. Le indagini, coordinate dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli ed eseguite dalla Polizia di Stato di Caserta, hanno consentito di riscontrare che, nel tempo, il sistema criminale ideato da Pontillo e dai suoi sodali, definiti anche le “spie del pizzo”, era diventato così collaudato che gli imprenditori che avviavano nuove attività si rivolgevano spontaneamente ai fornitori di calcestruzzo contigui al clan, affinché gli indicassero i referenti dell’organizzazione che dovevano contattare per mettersi a posto.

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