Rifiuti, la Commissione Terra dei Fuochi ed ecomafie convoca i comuni

Impianti di compostaggio in grado di trasformare l’umido in terriccio fertile e bio metano. Qual è il futuro per il trattamento di rifiuti organici in provincia di Napoli, a Caserta e in Campania? La progettazione di queste strutture è stato il centro del dibattito della terza commissione speciale del consiglio regionale della Campania denominata “Terra dei Fuochi, bonifiche ed ecomafie” richiesta dal consigliere regionale dei Verdi Francesco Emilio Borrelli per spiegare qual è lo stato di avanzamento dei lavori.

“La raccolta differenziata – dice Giampiero Zinzi, consigliere regionale – e un’impiantistica che completi il ciclo dei rifiuti oggi diventa essenziale per evitare di andare in emergenza e questo è il dovere delle amministrazioni comunali ma anche della giunta regionale della Campania”.

Eppure all’inizio del 2017 il presidente della Regione Campania aveva annunciato il finanziamento di 230 milioni di euro di fondi del Patto per la Campania per realizzare gli impianti di compostaggio che servono a lavorare l’umido che proviene dalla differenziata. “Da simbolo di disastri ambientali – aveva detto de Luca – la Campania diverrà la Regione della gestione ambientalista del ciclo dei rifiuti”.

“L’obiettivo è fare chiarezza – ha continuato Zinzi – e spiegare ai cittadini cosa hanno programmato di fare le amministrazioni e le decisioni siano compartecipate dai cittadini che hanno il diritto di scegliere”.

 

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