Agguato al rione Don Guanella: arrestato uno dei sicari. Aveva sparato contro una donna con un bimbo in braccio (GUARDA IL VIDEO)

Tre tentati omicidi per “vendicare l’onore” del boss da un presunto tradimento. Una catena di agguati innescata dalle dicerie della gente sulla relazione tra la donna del capoclan e un altro uomo. Oggi, i carabinieri grazie anche alle telecamere di videosorveglianza di un bar, hanno arrestato tra Napoli e Caserta i tre presunti responsabili dei gesti criminosi, ritenuti affiliati al clan dei Ciccarelli, attivo a Caivano e nei comuni limitrofi. Dovranno rispondere di tentato omicidio aggravato da finalita’ mafiose e di detenzione e porto illegale di armi da guerra. Nelle immagini si vede uno degli arrestati mentre, pistola in pugno, entra in un bar di Caivano e minaccia clienti e titolare. Si tratta di uno degli autori del primo tentato omidicio, al rione Don Guanella di Napoli, lo scorso settembre. La persona offesa nell’onore ordina di uccidere l’unico maschio della famiglia della donna ma l’agguato, nel Rione Don Guanella fallisce grazie all’intervento della madre della vittima designata, che si frappone tra i killer e suo figlio tenendo in braccio il nipote in fasce, fortunatamente rimasto illeso. Per ricomporre la frattura generata dall’agguato di Napoli, scattato senza l’autorizzazione del capoclan, si decide l’eliminazione di uno degli uomini del commando, composto da due persone: all’altro viene imposto di fare da esca e di partecipare all’eliminazione del complice. Anche questo secondo agguato fallisce e l’obiettivo designato decide di collaborare con la Giustizia, portando agli arresti di oggi.

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