“Non è Napoli-Juve 1-0, la Juve è più forte: più che i premi contano punti e risultati, ma per una volta battere Massimiliano è bello”. Traspare soddisfazione nelle parole di Maurizio Sarri incoronato miglior allenatore della passata stagione dai suoi colleghi, e i 25 voti ottenuti contro i 22 del tecnico della Juve sono inevitabilmente letti, anche dall’interessato, in chiave della prossima sfida diretta di campionato tra i bianconeri e il Napoli.
“Solitamente ritirare i premi non mi dà una particolare soddisfazione – dichiara – perché a volte penso si tratti anche di tempo sottratto al mio lavoro in campo ma per questo riconoscimento è diverso: mi dà gusto e mi emoziona. Penso sia dovuto al fatto che la giuria è composta da allenatori ed io fino a 5 anni fa militavo in serie C”.
Poi arriva il momento dei ringraziamenti e Sarri non può fare a meno di pensare alle due società, Empoli e Napoli, che gli hanno dato l’opportunità di essere leader nei più grandi stadi d’Italia e d’Europa. Un grazie speciale anche a Marcello Carli e Cristiano Giuntoli: “Senza loro – dice Sarri – probabilmente non sarei l’allenatore che sono adesso”.
A consegnare il premio nelle mani di Maurizio Sarri è stato il presidente della Figc, Carlo Tavecchio. Un trofeo speciale è andato a Claudio Ranieri, protagonista della strepitosa impresa del Leicester campione d’Inghilterra.