De Magistris si commuove durante l’incontro con Salvatore Borsellino, il sindaco: “Le sue parole mi ripagano di ogni sofferenza”

“Sono qui per lottare per mio fratello, per la verità, per la giustizia perché la verità sulla morte di mio fratello non è ancora conosciuta”.

Sono queste le parole di Salvatore Borsellino che a Napoli ha partecipato all‘intitolazione dell’aula magna dell’Istituto dedicato al fratello, il pm siciliano ucciso nella strage di via D’Amelio.

Rivolgendosi agli studenti ha detto: “Quando io non avrò più la forza di gridare Resistenza, ci saranno i giovani a farlo e forse – ha aggiunto – in questo Paese si sentirà un fresco profumo di giustizia ed è da Napoli – ha concluso – che sta partendo il riscatto del Sud”.

Poi ha parlato del sindaco di Napoli esortando i ragazzi a essere “vicini al vostro sindaco. Quando era PM e gli hanno tolto le inchieste, è come se lo avessero ucciso. Luigi è un altro PM morto“. Le parole di Paolo Borsellino hanno fortemente commosso il sindaco che non è riuscito a trattenere le lacrime.

“Avere un riconoscimento così alto dal fratello del giudice Paolo Borsellino mi ripaga di ogni sofferenza. Le sue parole sono una grande carica per portare avanti, oggi da sindaco con i napoletani e i meridionali, l’assalto finale contro le mafie”.

De Magistris ha ribadito che rimarrà nelle istituzioni “fino a quando insieme non avremo compiuto la lotta di liberazione per snidare chi dall’interno delle istituzioni si macchia di reati”. Ricordando la sua esperienza da magistrato de Magistris ha ribadito di non poter dimenticare che quegli anni di lotta alla mafia e alla corruzione sono costati quello che di più caro avevo e che mi ero conquistato, la toga da pubblico ministero“.

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