Candidati a loro insaputa. Affondo di De Magistris a Valente

“Si dice parte lesa, in realta’ il suo compagno ha fatto liste.  La Valente mi sembra in difficolta’ perche’ prima, con una dichiarazione roboante si e’ definita parte lesa, poi leggiamo che e’ stato il compagno a fare le liste, lo stesso che l’ha accompagnata anche da Romeo”. Il sindaco di Napoli, Luigi de Magistris, parla cosi’ della vicenda di Federica de Stefano, candidata a sua insaputa nella lista Napoli Vale, alle scorse comunali, a sostegno di Valeria Valente, parlamentare e consigliere comunale del Pd. “Questa e’ una vicenda squallida, grave e deprecabile – dice – Viviamo in un Paese strano, dai politici che hanno case senza saperlo, poi le polizze, ti alzi un giorno e all’improvviso lo scopri, poi ci sono persone che fanno campagna elettorale senza sapere chi sono i candidati. Tre episodi diversi tra loro, ma tutti e tre non encomiabili”. “Sara’ la magistratura a delineare i contorni esatti della vicenda – sottolinea – ma credo che la Valente e chi l’ha sostenuta facciano bene ad assumersi le proprie responsabilita’”. “Si e’ dichiarata parte lesa e poi si e’ capito che cosi’ non e’ – aggiunge – tant’e’ che le liste le ha fatte la persona a lei piu’ vicina. E’ una attivita’ volontaria, non casuale”. Il sindaco spiega che quando si fanno le liste ci sono difficolta’, “ci sono tante cose da verificare”. “Qui siamo di fronte a una vicenda speciosa – prosegue – perche’ ha artifici che possono diventare determinanti per una vittoria”. “La cosa e’ stata scoperta per un’inchiesta giornalistica, ma avremmo potuto non saperne nulla – dice ancora – La Valente ha perso, ma avrebbe potuto vincere”. Guardando alla storia piu’ o meno recente delle comunali di Napoli e delle primarie del Pd, dalla vicenda degli stranieri in fila per votare alla primarie nel 2010 a quella dell’euro del 2015, de Magistris dice: “Io forse sono diventato sindaco per questo”. “Sette anni fa la mia candidatura a sindaco non era ipotizzabile – ricorda – si comincio’ a fare il mio nome per la storia di quelle primarie del Pd, poi abbiamo visto immagini piu’ o meno simili quest’anno, ora le liste”.

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