Camorra e appalti, l’ex sindaco dal Gip si avvale della facoltà di non rispondere

di Ciro Pirone

Non hanno risposto alle domande del Gip l’ex sindaco di San Felice a Cancello, in provincia di Caserta, Pasquale De Lucia e il suo ex capo staff in Provincia e Regione Rita Di Giunta, ex consigliere comunale a Castel Volturno: entrambi sono finiti nel carcere di Santa Maria Capua Vetere mercoledì scorso nell’ambito di un’inchiesta della Dda di Napoli che ha accertato l’infiltrazione del clan Zagaria nella gestione degli appalti del Comune guidato da De Lucia.

Per loro l’accusa è di concorso esterno in associazione mafiosa e di associazione per delinquere finalizzata ad un serie di reati contro la pubblica amministrazioni commessi in concorso con altri amministratori di San Felice, tra cui l’ex consigliere Clemente Biondillo (finito in carcere), e l’ex segretario comunale Alfredo Pane (che si trova ai domiciliari).

De Lucia, difeso da Mario Griffo e Federico Simoncelli, si e’ presentato al Gip con le stampelle e in non buone condizioni psicofisiche, e si e’ avvalso della facolta’ di non rispondere; la Di Giunta, assistita da Mario Griffo e Raffaele Crisileo, ha invece reso dichiarazioni spontanee nella quale ha preso in sostanza le distanze da ambienti camorristici, affermazioni che si scontrano con quanto emerso dalle indagini dei pm napoletani Catello Maresca e Alessandro Milita.

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