di Marisa Albini
Sono stati chiesti quindici anni di reclusione dai pm Raffaello Falcone e Clelia Mancuso nei confronti di Paolo Pietropaolo, l’uomo che ferì gravemente l’ex compagna Carla Caiazzo dandole fuoco con della benzina il 1 febbraio scorso a Pozzuoli. La richiesta è stata formulata al termine della prima udienza del processo che si svolge con rito abbreviato davanti al gup del Tribunale di Napoli Egle Pilla. La richiesta di pena è ridotta di un terzo come prevede il rito abbreviato.
Pietropaolo è imputato di tentativo di omicidio, stalking, tentato procurato aborto (Carla era incinta al momento dell’aggressione e diede alla luce una bambina in ospedale).
I magistrati hanno ricostruito in aula le varie fasi dell’aggressione: l’imputato con un pretesto invitò la compagna a un appuntamento e la aggredì prima con calci e pugli, poi prelevò dalla sua auto una bottiglia contenente benzina e alcool e infine le diede fuoco.
Carla Caiazzo non ha potuto prendere parte al processo poiché martedì scorso è stata sottoposta a un nuovo intervento chirurgico. All’avvocato che la difende aveva detto: “Io voglio esserci. Voglio essere il simbolo delle donne che resistono e non si arrendono”. La donna, infatti, combatte ancora.
L’ex compagno Pietropaolo è imputato di tentativo di omicidio, stalking, tentato procurato aborto.
Il processo riprenderà il 27 ottobre con gli interventi delle parti civili.